Manca pochissimo, veramente un’inezia per cominciare a fare festa. Il profumo di Eccellenza si sente da un po’ di tempo, ma col solo profumo non si sazia uno stomaco vuoto. C’è bisogno di averla tra le mani questa torta e addentarla per eliminare completamente la fame. E i caudini, dopo aver battuto la Bisaccese con un perentorio sei a zero, sono a tanto così dal mettere le mani su questa prelibatezza. Una gara senza storia, c’era la consapevolezza di voler chiudere la pratica, ma non la certezza di poter già festeggiare, era assolutamente improbabile che il Grotta lasciasse questo privilegio alla prima della classe. Una giornata di festa, conclusa comunque col classico gavettone finale, come se il tutto fosse già finito. Bisaccese ospite di questa grande adunata, un ospite rispettoso che non ha voluto, o meglio potuto, fare altro se non la comparsa in questa giornata. Troppo divario tra le due formazioni, troppe motivazioni che hanno condotto i caudini all’ennesimo successo. E in questa grande giornata c’è da segnalare anche il ritorno di Befi. L’attaccante caudino ha ripreso così come aveva lasciato, segnando. Una doppietta per un giocatore che ha sofferto tanto a non poter essere parte di questa bella corazzata. La vittoria anche di Insigne, anch’egli autore di una doppietta, praticamente in fotocopia, uno che si è saputo calare subito nella nuova realtà mettendo a disposizione della squadra tutto il suo estro e la sua voglia di emergere. Ma anche il successo dei gemelli Liguoro o della cerniera di difesa composta da Mustone e Cerbone, tutti insuperabili, un’amalgama che è venuta naturale in un reparto che è a presa stagna. Bisognerebbe menzionare tutti. Agata, alle prese con l’ennesima promozione, un giocatore di altra categoria, o Fusco, il gregario silenzioso, per non dire di Cerchia, il faro per tutti. Ma anche la vittoria dei reduci della scorsa stagione, De Mizio, De Luca, il capitano Ferretta. E soprattutto la vittoria di Pasquale Ferraro e della società. Una squadra che è a immagine e somiglianza del tecnico caudino, uno specialista, un motivatore, un conoscitore. L’uomo giusto per una società che ha desiderata di vivere questa stagione da tantissimo tempo e che finalmente è a un passo dal riuscirci. E’ già il tempo delle feste in una giornata nella quale francamente, parlare di calcio non ha molto senso. Un Montesarchio padrone del campo, una Bisaccese annichilita in tutto e per tutto. La fame di successo sta guidando questa formazione verso la gloria. La voglia di dimostrare di essere la più forte del lotto ha condotto questa formazione verso questo traguardo, ma soprattutto la voglia di non sentire le avversarie parlare di fortuna. I numeri del Montesarchio sono eccellenti.
di Fabio Tarallo