«La mia presenza è un atto dovuto, un omaggio ai produttori agricoli che si sono organizzati con coraggio e professionalità e che hanno dato grande prova di tenacia dopo l'alluvione».
Il governatore della Campania Vincenzo De Luca, alla presentazione del libro che celebra i cinquant'anni della Cantina di Solopaca, parte dalla tragedia che, un anno fa, ha colpito il Sannio.
La terribile alluvione dell'ottobre 2015, la campagna “#SporcheMaBuone” che ha contribuito a risollevare, dopo la distruzione, uno dei centri di eccellenza della produzione vitivinicola del Sannio, la forza e il coraggio di ripartire al centro dell'intervento di Vincenzo De Luca.
«Mi hanno mostrato le fotografie di come era ridotto questo posto – prosegue -. Quello che vediamo oggi è un miracolo».
Quindi sulla produzione: «Siamo in uno dei luoghi di eccellenza della viticoltura campana. E' questa l'unica carta che possiamo giocare. Non la quantità ma l'eccellenza. Su questa occorre puntare».
Infine la cartolina del territorio: «È una terra benedetta. Venendo qui si gode di un paesaggio straordinario. Una collina meravigliosa e questi filari. E' un patrimonio non solo produttivo ma anche culturale e sociale».
«Sono orgoglioso di vivere questa tappa fondamentale, il cinquantenario della cantina – racconta il presidente della cantina Sociale, Carmine Coletta che punta sul libro presentato per l'occasione -. Parla della storia della cooperativa, della nostra area e contiene le testimonianze degli eredi dei soci fondatori».
Il libro si intitola “I Cinquant’anni della Cantina di Solopaca - la storia del vino Solopaca nella cooperazione”.
La presentazione del volume ha inaugurati la XXXIX edizione della Festa dell’Uva, celebrando il mezzo secolo di attività della realtà solopachese.
Presenti al tavolo dei relatori anche il Sindaco di Solopaca, Pompilio Forgione, Luciano Pignataro curatore della pubblicazione e il Vice Presidente di Coldiretti Gennaro Masiello.
Mariateresa De Lucia