La Delegazione trattante presso la Provincia di Benevento, presieduta dal Segretario Generale Franco Nardone, ha approvato il Fondo 2016 per il finanziamento delle politiche di sviluppo delle risorse umane dell’Ente. Il via libera, unanime da parte di tutte le sigle sindacali presenti, è giunto al termine di un confronto con l’Amministrazione durato oltre due ore, alla presenza della Dirigente di Settore Pierina Martinelli.
La Delegazione trattante ha condiviso l’impostazione dell’Amministrazione in carica che ha portato, rispetto allo scorso anno, alla contrazione del Fondo passato da € 1 e 231mila alle 789mila attuali. Come ha dichiarato il Presidente della Delegazione, Nardone, l’Amministrazione con il suo Presidente Claudio Ricci ha riconosciuto l’impegno dei dipendenti nel loro lavoro sebbene il loro numero continui giorno per giorno a decrescere, mentre il carico e le responsabilità restano, di fatto, immutati. Anche nel mese di agosto altri dipendenti hanno lasciato definitivamente i ruoli della Provincia, portando la cifra per personale in servizio a 208 (compresi i 55 dipendenti del Centro per l’Impiego e del Museo del Sannio che lavorano per le cosiddette “funzioni non fondamentali” dell’Ente, ma sono a carico della Regione).
La Delegazione trattante ha preso atto che il Fondo per il salario accessorio per l’anno in corso recepisce lo spirito della “spending review” e le disposizioni impartite su questo tema dal Ministero per l’Economia e le Finanze nonché dal Dipartiento della Funzione Pubblica in rapporto alla contestuale diminuzione del numero dei dipendenti. Nel corso dei lavori si è anche preso atto da parte sindacale del fatto che la sostituzione del titolare dell’Avvocatura sia avvenuta individuando il nuovo responsabile tra le professionalità dell’Ente.
La Delegazione ha infine fatto propria la preoccupazione, più volte espressa dall’Amministrazione in carica e personalmente dallo stesso Presidente Ricci, circa il depauperamento della dotazione organica in rapporto ai compiti istituzionali: la misura, imposta dalla legge di Stabilità 2015, accompagnandosi al blocco ormai atavico del “turn over”, crea peraltro ulteriori problemi connessi all’età anagrafica dei dipendenti stessi, la cui media si attesta sui 55 anni.
Il pacchetto delle misure, essendo stata raggiunta l’intesa in sede di delegazione trattante, sarà sottoposto al vaglio del Dirigente del Settore Finanziario e del Collegio dei Revisori dei Conti per il controllo circa la compatibilità economica della manovra.