Avellino

 

di Andrea Fantucchio

Continua il confronto fra i cittadini della Valle del Sabato, affiancati dai comitati che li rappresentano, e le aziende finite sotto accusa per inquinamento ambientale. Questa mattina la conferenza dei servizi per l'Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale) richiesta dalla Novolegno, ha espresso parere favorevole sull'attività dell'azienda grazie al voto positivo di Ato Calore Irpino, Alto Calore Servizi, Asi, Arpac, Regione, Provincia, Comune di Montefredane (Sindaco Tropeano) e Asl. Enti che, stando a quanto prevede il provvedimento Aia, avevano l'obbligo di esprimersi entro la scadenza prevista dalla legge.

Una conferenza che ha innescato inevitabilmente il malcontento dei cittadini, riassunto dalle dichiarazioni del dottor Franco Mazza, rappresentante dell'associazione “Salviamo la Valle del Sabato”: “Alcune delle persone presenti che si sono espresse sull'attività della Novelegno, non sanno neppure dove si trovi l'azienda, e hanno di fatto deciso di credere ai buoni propositi della società e alle sole carte fornite. Ma il far west è finito! Cresceremo rapidamente e creeremo un fondo: i controlli ambientali li faremo noi e, credo, ognuno si dovrà assumere le sue responsabilità, inquinatori e controllori "distratti"! Infine confidiamo nel lavoro prezioso del dottor Cantelmo. Avanti tutta! Mo' basta!”

Il provvedimento Aia ha lo scopo di migliorare qualitativamente la produttività dell’azienda e impone prescrizioni restrittive circa il rispetto ambientale. E il progetto presentato dalla Novolegno così come tutte le carte sono state ritenute in regola. Il decreto redatto prevede la realizzazione di piani di monitoraggio trimestrale per quanto riguarda le acque di seconda pioggia immesse nel torrente Fredane e nel fiume Sabato. Inoltre la Provincia avrà il compito di controllare la Novolegno nell'applicazione delle prescrizioni previste. Ci si è avvalsi, nella valutazione del progetto presentato dalla Novolegno, della Seconda Università di Napoli che ha redatto un rapporto tecnico istruttorio.

Nonostante queste premesse e la presenza di associazioni ambientaliste, la conferenza di oggi si è portata dietro inevitabili straschichi. Ha fatto discutere l'assenza dell'Arpac, che ha fornito il proprio parere via fax, non mandando alcun rappresentante. Ente che ha comunque redatto altre prescrizioni ambientali che la Novolegno avrà l'obbligo di applicare. Arpac che però paga, agli occhi dei cittadini, la negligenza del passato: quando è era stata interpellata più volte per svolgere il proprio dovere nella Valle del Sabato con controlli ravvicinati e l'inserimento di centraline anti inquinamento. Compito finora (parliamo di oltre dieci anni) disatteso nel territorio della Valle del Sabato. Lacune alle luce delle quali, l'assenza di oggi, pur non rappresentando formalmente un'irregolarità, assume ulteriormente peso, contestualizzando l'Arpac come assolutamente lontana dalle esigenze del territorio. 

I cittadini, per tutelarsi, hanno quindi comprensibilmente deciso di costituire un fondo autonomo: per realizzare controlli ambientali i cui risultati saranno poi consegnati alle autorità competenti, fra le quali la Procura della Repubblica invitata più volte ad indagare. Non dimentichiamo infatti che gli stessi cittadini hanno già consegnato al Procuratore Cantelmo due esposti con i dati forniti da ricerche passate: che evidenziano l'alta mortalità per cancri e leucemia nella zona, oltre alla presenza di polveri sottili e materiali pesanti superiori al livello consentito. La partita per la vita, insomma, è appena iniziata.

Quel che è certo è che mai come oggi, i territori finalmente appaiono compatti per salvaguardare la propria incolumità. Un fronte coeso che parte dal basso e ha il dovere di non disunirsi alle prime difficoltà. Ma, ora come ora, l'ipotesi resa non la prende in considerazione nessuno.