Airola

“ Gli sforzi profusi dal governo tramite apposite leggi relative al superamento del sovraffollamento e quindi la realizzazione di miglior condizioni sia per il detenuto che per chi ci lavora non ha prodotto risultati tangibili in particolare riguardo la salvaguardia dell’incolumità del personale di custodia.  L’ulteriore episodio di violenza che ha determinato ferite e traumi ai colleghi della Polizia Penitenziaria al carcere minorile di Airola ne è la riprova. Troppo spesso si riserva la massima attenzione anche dei mass media alla condizione del detenuto e si trascura quella in cui deve operare chi ha la responsabilità di vigilare e  recuperare alla società il reo.” “L’allungamento  dell’età del detenuto fino a 25 anni  per il carcere minorile ha determinato di fatto problemi sia per i minori d’età ristretti sia difficolta nel garantire  la sicurezza degli istituti.” “Confidiamo che l’Amministrazione a fronte di tali accadimenti sviluppi un organico studio sul territorio riguardo gli effetti  negativi per poter eventualmente correggere il contesto giuridico e nell’immediato assumere provvedimenti che superino la specifica situazione allontanando gli autori della violenta protesta e nel contempo salvaguardino l’operato degli agenti della P.P.” Non solo, insieme a questo tema, l’Amministrazione deve affrontare  con celerità la questione della carenza degli organici e di una migliore organizzazione del lavoro all’interno degli istituti.  dichiara Pompeo Mannone, Segretario Generale della FNS CISL , federazione che raggruppa Polizia Penitenziaria, Vigili del Fuoco e Forestali.   

Redazione