Capri

Riscuotevano i ticket per le visite mediche specialistiche presso l'ospedale "Capilupi" di Capri, ma intascavano i proventi anziché versarli nelle casse dell'azienda sanitaria. E' per tale ragione che due dipendenti dell'Asl Napoli 1, Salvatore D'Alterio e Giuseppe Marotta, sono stati arrestati con l'accusa di peculato. Ad emettere l'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari è stato il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli. Questa mattina, i finanzieri isolani si sono presentati a casa dei due indagati procedendo ad una perquisizione domiciliare. La guardia di finanza ha inoltre "visitato" gli uffici pubblici presso i quali D'Alterio e Marotta prestano servizio. 

Al termine dei controlli, è stato eseguito un sequestro preventivo "per equivalente" finalizzato alla confisca di beni nella disponibilità degli indagati, fino alla concorrenza del danno arrecato alla Pubblica Amministrazione, accertanto in complessivi 35mila euro. A tanto ammonterebbe, infatti, il bottino che i due dipendenti avrebbero sottratto alle casse dell'ospedale "Capilupi".

Le indagini hanno rivelato il modus operandi dei due dipendenti. Erano soliti agire quando nell'Ufficio riscossione ticket dell'ospedale era assente la funzionare titolare. Il meccanismo fraudolento ideato - attraverso il quale i due indagati sono riusciti a sottrarre i soldi dalle casse dell'azienda ospedaliera - è consistito nella falsificazione di una delle tre ricevute di riscossione, riservata alla contabilità, sulla quale i due provvedevano a riportare, a mano, dati anagrafici ed importi difformi da quelli indicati sulla copia della corrispondente ricevuta consegnata all'utente. Mediante il ricorso di questo artificio, nel corso degli anni 2014 e 2015 i due dipendenti sono riusciti a sottrarre alle casse dell'ospedale importi pari al 95% delle somme corrisposte dagli utenti.