“Le Geoscienze in un pianeta in divenire, imparando dal passato, esplorando il futuro” è questo il titolo scelto per l’88° Congresso della Società Geologica Italiana che si aprirà domani, mercoledì 7 settembre, a Napoli presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II e proseguirà fino a venerdì 9. 

L'appuntamento cade a due settimane dal sisma che ha colpito il Centro Italia, imponendo in modo drammatico all'attenzione del Paese questioni con cui gli Scienziati della Terra si confrontano quotidianamente e che saranno al centro dei lavori del Congresso. 
Al terremoto di Amatrice sarà infatti dedicata una sessione speciale, in programma la sera del 7 settembre (ore 20-21), che sarà presieduta dal Presidente dell’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) Carlo Doglioni e da Alessandro Maria Michetti, dell'Università degli Studi dell’Insubria, nella quale saranno presentati i dati acquisiti dopo il sisma. 
Terremoti, eruzioni, frane ed alluvioni saranno anche tra i principali argomenti di discussione previsti dalla tavola rotonda, in programma il 9 settembre, dal titolo “Un rischio calcolato? L'uomo di fronte ai fenomeni naturali, tra studio delle cause e governo delle conseguenze”: un faccia a faccia tra giornalisti e scienziati tra i più illustri che vedrà ancora la partecipazione del Presidente dell'INGV Carlo Doglioni, e di Massimo Frezzotti, Ricercatore del Laboratorio di “Osservazione e Analisi della Terra e del Clima” dell’ENEA; Fausto Guzzetti, Direttore dell’IRPI (Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica), Sergio Bertolucci, Presidente della Commissione Grandi Rischi. 
“Il terremoto che ha colpito l’Italia centrale richiama l’attenzione sulla fragilità del nostro territorio", dichiara la Presidente della Società Geologica Italiana, Elisabetta Erba, "la comunità delle Scienze della Terra fornisce un contributo di conoscenze indispensabili per un Paese che deve convivere con un elevato rischio sismico e con una molteplicità di rischi naturali. Il Congresso della SGI intende non solo presentare una rassegna di ricerche eccellenti  in tutti i settori delle geoscienze, ma anche discutere su come implementare le sinergie con i decisori politici, accrescere rapporti di collaborazione con il mondo della Scuola e sviluppare azioni di Educazione geologica della Società. Sarà la vetrina dell’enorme patrimonio culturale e di competenze scientifico-tecniche della comunità italiana delle geoscienze», conclude. 
«Dopo quasi 90 anni, torna a Napoli il congresso della più importante associazione scientifica delle Geoscienze in Italia», dichiara il professore Domenico Calcaterra, Presidente del Congresso. «Quello che si svolgerà nell’ateneo federiciano è però un appuntamento di grande rilevanza anche sulla scena internazionale, come conferma la presenza di relatori provenienti dalle più prestigiose istituzioni straniere, tra cui Iain Stewart, definito da The Guardian “la rock star della Geologia”. Anche se attanagliate da gravi difficoltà strutturali - prosegue Calcaterra - le Geoscienze in Italia confermano la loro funzione sociale al servizio di un Paese che vorremmo meno fragile e più sicuro». 

Il Congresso sarà l’occasione per i protagonisti della comunità scientifica italiana per condividere i risultati delle più recenti ricerche, confrontarsi con il mondo della Scuola, della Pubblica Amministrazione e con le aziende; ma anche per riflettere su nuove strategie per il trasferimento delle conoscenze scientifiche dalla comunità accademica alla società civile e ai “decision makers” e sul ruolo-chiave che le Geoscienze sono chiamate a sostenere nel prossimo decennio per la realizzazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dalla comunità internazionale. 

Oltre 700 i partecipanti previsti. Oltre 1000, e provenienti da varie parti del mondo, gli scienziati autori di contributi distribuiti in 39 sessioni scientifiche che coprono tutti i campi delle Geoscienze. (Foto dal web www.ilpost.it).

Redazione Na