"Negli ultimi giorni si sono susseguite notizie circa la possibilità dell'attivazione, presso una struttura privata ubicata sul territorio comunale di Amorosi, di un servizio di accoglienza ed assistenza ai cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale. È bene precisare che tale procedura vede impegnate la Prefettura di Benevento, la cooperativa affidataria del servizio e non da ultimo la proprietà dell'immobile. Nessuna informazione e nessun parere è stato chiesto al sottoscritto, a questa amministrazione e quindi ai cittadini di Amorosi. Con l'obbiettivo di verificare la provenienza ma soprattutto la fondatezza di tali informazioni, nelle sedi opportune abbiamo già espresso il nostro no secco e convinto a decisioni del tutto arbitrarie che non coinvolgono in nessun modo ne prendono minimamente in considerazione le istanze e le esigenze provenienti dalle amministrazioni e dalle comunità interessate." A chiarirlo è direttamente il sindaco di Amorosi Giuseppe Di Cerbo.
"Siamo cittadini europei ed italiani, non ci sfugge il problema e non ci sottraiamo ai nostri doveri di accoglienza e integrazione, ma che sia ben chiaro a tutti, nei limiti e nel rispetto delle indicazioni e dei parametri previsti dalla legge e da accordi, condivisi dall'Anci, sul piano di riparto che garantisca una distribuzione equa, diffusa e programmata su tutto il territorio nazionale superando l'attuale situazione che vede un approccio emergenziale con grandi concentrazioni in poche aree geografiche. Il tutto al fine di tutelare il più possibile le comunità che accolgono da tensioni e difficoltà e dare quindi maggiore protezione alle persone che giungono nel nostro paese a partire dalle categorie maggiormente vulnerabili. Non parliamo, di una mera sommatoria di tasselli e pedine. Parliamo di esseri umani, donne, uomini, bambini. Ne va della dignità umana, del principio di un'accoglienza organizzata e dell'integrazione. La nostra posizione e già stata espressa in via ufficiale ed è chiara, decisa, e non lascia spazio a possibili interpretazioni di sorta. No a trasferimenti in blocco, no a decisioni arbitrarie che ricadono sulle amministrazioni locali e sulle comunità improvvisamente e senza alcun preavviso o coinvolgimento nelle decisioni. Non faremo nessun passo indietro, non accetteremo la logica dell'emergenza e delle scelte dall'alto, ed è bene che ciascuno si assuma le proprie responsabilità: privati, prefettura, amministrazione. La comunità di Amorosi sarà prontamente informata sui possibili sviluppi della vicenda."
Redazione Bn