Terzigno

«Quel ponte è pericolante e può facilmente venire giù. Provate ad immaginare il disastro se ciò avvenisse mentre il treno ci passa su». I lavoratori della ditta incaricata dall'Eav ad eseguire i lavori di messa in sicurezza della struttura in ferro, al confine tra Terzigno e Flocco, frazione di Poggiomarino, discutono tra loro e non si accorgono che noi siamo lì, sul posto, ad immortalare l'inizio degli interventi. La notizia è tutta lì, racchiusa nel breve ma significativo dialogo rubato dall'occhio della telecamera. Questa mattina, la cantierizzazione. Da domani la demolizione che sarà seguita, nei giorni a venire, dalla sostituzione del ponte con una struttura in ferro provvisoria, capace di reggere il passaggio dei convogli.

Quella di domani, dunque, sarà una domenica difficile per chi si sposta in Circumvesuviana lungo la linea Napoli-Ottaviano-Sarno, che attraversa buona parte dei Comuni intorno al Vesuvio. Dall’inizio del servizio fino alle 12, verrà interrotta la circolazione tra le stazioni di San Giuseppe Vesuviano e Poggiomarino. Colpa di quel ponte pericolante, quello della linea Trenitalia che va da Cancello a Torre Annunziata. Una tratta ferroviaria dismessa da almeno 20 anni. Qui, i binari compaiono di tanto in tanto tra erbacce e rifiuti. E quando, percorrendoli a piedi, ci si trova dinanzi all'ex stazione di Terzigno - un rudere fantasma, ormai meta solo di tossici e barboni - si ha come la sensazione di trovarsi in una di quelle ambientazioni western, stile "Il buono, il brutto e il cattivo", dove il silenzio più assoluto è squarciato dal cigolio dell'ex insegna della stazione mossa dal vento e dal brusio delle mosche.

Più in là, in sottofondo, il rumore di un trapano che martella. Ci avviciniamo. Ecco il ponte pericolante. Di operai al lavoro ne vediamo solo due. Sudano sotto il sole. E' quasi mezzogiorno, si muore dal caldo. «Non possono fermarsi - ci racconta un responsabile dell'azienda incaricata ad effettuare i lavori - Lavoreranno anche stanotte, se del caso. Poiché da domani pomeriggio i treni della Circumvesuviana dovranno nuovamente transitare». Lo ringraziamo per l'informazione fornitaci ma, soprattutto, per l'indicazione resaci che ci consentirà di avvicinarci ulteriormente al cantiere, quanto basta per girare alcune immagini. Nel salutarlo, non possiamo non notare la differenza tra lui, vestito perbene e pulito, seduto al fresco in auto con il giornale semi-aperto sul volante, e quei poveri cristi a dorso nudo che sudano sotto il sole. Pensiamo: la solita Italia!

Dopo aver girato le immagini che testimoniano quanto sia fatiscente e pericoloso quel ponte, decidiamo di telefonare negli uffici della Circumvesuviana. Chiediamo di poter parlare con un dirigente dell'area vesuviana. Vogliamo sapere quali soluzioni intende proporre l'azienda per lenire i disagi che, inevitabilmente, domani patiranno gli utenti. A pagarne le maggiori conseguenze i tanti cittadini vesuviani diretti al mercato settimanale di San Giuseppe, che si tiene proprio la domenica mattina, ma anche gli extracomunitari che dalla zona vesuviana si spostano verso Napoli a vendere la loro merce. In ogni caso, l’azienda di trasporto ha predisposto delle alternative: i treni soppressi – 8 corse in tutto – saranno sostituiti da autobus di linea. Gli orari saranno quelli dell’esercizio ferroviario

 

Rocco Fatibene