La pausa estiva è servita al governatore della Campania. Tanto da farlo ridiventare per qualche attimo l’ex sindaco di Salerno. Si rivede lo sceriffo De Luca, quello degli anni dei pattugliamenti dell’ex primo cittadino in città. Durante la sua consueta riflessione settimanale su Li.Ra Tv, ripresa proprio questo pomeriggio, De Luca ne ha per tutti, pronti a lanciare una nuova campagna contro i “cafoni” della città. Ma anche sulla sicurezza, con il governatore che è pronto ad interpellare il prefetto Malfi per la convocazione ad horas del comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza. «Ci sono questuanti ovunque davanti a chiese, supermercati e farmacie. – ha affermato l’ex sindaco - Ambulanti sul corso, nei mercanti e sul Lungomare. Non possiamo perdere il controllo della città e la situazione da questo punto di vista non è soddisfacente né accettabile. Non è possibile avere un gruppo di extracomunitari accampato permanentemente nell’angolo della traversa che si trova a 50 metri dalla Questura e dalla Prefettura alle spalle del Cinema Augusteo».
Il solito De Luca, con i concetti espressi come un fiume in piena. «Non possiamo militarizzare la città ma attuiamo campagne di contrasto di medio-lungo periodo. – ha continuato De Luca - Un mese di repressione e poi allentiamo la morsa per poi ripartire». Insomma, un intervento a tenaglia per il governatore, con la città presidiata per zone ed aree di competenze a tutte le forze dell’ordine presenti sul territorio. Non poteva mancare nemmeno la stilettata nei confronti dei cittadini che non effettuano nelle norme la differenziata. «Cala il rendimento per colpa di quel 5% di cafoni. – ha ripreso De Luca - C’è gente che ti strappa gli schiaffi dalle mani. Uno dei punti che differenzia il Nord dal Sud è lo spirito civico. Dobbiamo crescere: non possiamo avere un vigile urbano ad ogni cassonetto per la raccolta del vetro o ad ogni auto in doppia fila. Se esiste una percentuale del 5% di cafoni questi provocano un danno all’intera città».
anro