Le commissioni consiliari permanenti di Palazzo Guerra sul tavolo del prefetto Malfi. Dopo la minaccia dell’altro giorno (guarda qui), il rappresentante del gruppo pentastellato JJ Rousseau, Oreste Agosto ha inviato nota al Prefetto denunciando le irregolarità nell’insediamento delle 9 commissioni consiliari. Un primo passo con il successivo che potrebbe essere un esposto alla Procura della Repubblica di Salerno. Contestato dall’avvocato salernitano la delibera di Consiglio comunale dello scorso 28 luglio e successivi decreti di nomina dei membri delle commissioni dello scorso 11 agosto. Una serie d’irregolarità che Agosto ha fatto presente al prefetto Malfi ad iniziare dalla mancata emanazione del regolamento d’attuazione dello Statuto per quanto riguarda il funzionamento degli organi consiliari.
Una mancanza che causerebbe un effetto domino sulla legittimità di tutti i provvedimenti del sindaco Napoli e sulle “attività delle stesse commissioni per la nomina dei presidenti e vice presidenti”. Altro punto dolente sarebbe la mancata attivazione della revisione della spesa pubblica, contemplata dal Tuel di Palazzo Guerra. “Il Comune prima di istituire le commissioni consiliari permanenti avrebbe dovuto applicare l’articolo 96 del Tuel rubricato “riduzione degli organismi collegiali”. Il Comune non ha mai applicato tale norma, con evidente illegittimità degli atti in epigrafe. Inoltre, trattandosi d’organismi consiliari, il sindaco non era competente ad adottare i provvedimenti di nomina dei commissari, rientrando la competenza in capo al presidente del Consiglio comunale”.
Nell’esposto consegnato all’Ufficio Territoriale del Governo, il gruppo Rousseau ha contestato anche il numero sia delle commissioni che degli stessi commissari. “Tali decisioni avrebbero dovuto essere stabilite nel regolamento attuativo dello Statuto, come detto mai approvato”. Infine la votazione a scrutinio palese che avrebbe chiaramente violato le norme. “Le commissioni hanno votato a scrutinio palese la nomina dei presidenti e vice presidenti, in violazione delle norme statali che prevedono la votazione a scrutinio segreto quando si tratti di persone e della valutazione delle loro qualità”. Da qui la chiara richiesta d’intervento “affinchè l’azione amministrativa del Comune di Salerno sia ricondotta alla legalità”.
anro