Crolla ciò che resta  della chiesa e dei monumenti, ma loro non si arrendono, sfidando anche la morte per recupeare beni preziosi in luoghi ad altissimo rischio. In prima linea, nelle zone del disastro i Vigili del Fuoco di Avellino. Stanno lavorando ininterrottamente insieme ai tanti colleghi e volontari con il dolore e la tristezza sui loro volti in quello scenario terribile e devastante, che ricorda il sisma dell'Irpinia e le zone polverizzate del cratere dove si verificò l'apocalisse, tra morte e distruzione nel 1980. Sui luoghi della sciagura con undici unità, compreso quelli di movimento terra: Capo Squadra Emilio Matarazzo e Pellegrino Iandolo, Vigili Antonio Napolitano, Massimo Landi, Claudio Ortoni, Federico Tirri, Massimiliano Maisto, Giuseppe Buonavita, Valentino Pasquale, Capo Squadra Luigi Iovine, Vigile Fabio Mele. I caschi rossi di Avellino, non sono nuovi ad emergenze del genere.

C'è tanto da fare ancora ad Amatrice, dove il ritorno alla normalità appare putroppo difficilissimo e lontano, nonostante la catena indescrivibile di solidarietà umana. 

Resta accesa e forte la polemica sulle esequie prima trasferite poi riconfermate nel borgo di Rieti. Il presidente del Consiglio Renzi annuncia il coinvolgimento dell’Autorità Anti Corruzione per coordinare la ricostruzione, mentre sale a 292 il numero delle vittime accertate, tra Pescara del Tronto, Accumoli, Arquata del Tronto e Amatrice. 

«I funerali delle vittime del terremoto si terranno ad Amatrice come chiedono il sindaco e la comunità locale. E come è giusto!». Questo il messaggio di Renzi, su Twitter.

Gianni Vigoroso