Salerno

E’ allarme per le scuole salernitane. Sulla condizione di sicurezza degli edifici scolastici, anche alla luce di quanto accaduto nel Centro Italia con il terribile sisma, si riapre una vecchia ferita. La condizione di degrado è stato sempre denunciata dalla Provincia di Salerno in questi anni di reggenza del presidente Canfora, con il sindaco di Sarno che adesso bussa a quattrini. Una mappa del disagio scolastico che investirebbe circa 140 edifici con 8 che hanno bisogno di interventi urgenti. Così come riferito dal Mattino, dunque, servirebbe oltre 23 milioni di euro per gli interventi più urgenti e dare un minimo di sicurezza alla popolazione scolastica. «Da due anni sto gridando nel deserto, nessuno mi ascolta. – ha affermato il presidente Canfora - Bisogna che si verifichino i terremoti per ricordarci le scuole a rischio e i borghi antichi? C’è bisogno di un piano Marshall pluriennale, con poche regole e condiviso dalle comunità, perché poi non è che si può bloccare tutto con i ricorsi». E nel quadro degli interventi non più procrastinabili ci sono quelli dell’Iis “Galileo Galilei”, in via Smaldone a Salerno, e dell’Iis “Della Corte-Vanvitelli” di Cava de’ Tirreni per un importo complessivo di 5 milioni di euro per ciascun istituto. Entrambi hanno bisogno dell’adeguamento sismico come anche l’Itis “Gatta di Sala Consilina e l’Itis Pacinotti di Scafati, per un totale di oltre 8 milioni d’euro. A questi si aggiungono interventi per la messa in sicurezza o per l’efficientamento energetico. Come all’Ipsa “Lamia” di Salerno, in via delle Calabrie, all’Iis “G. Fortunato”, in via San Giovanni, e all’Iis “E.Mattei” di via Serracapilli, entrambi ad Eboli. Ma la mappa del mancato adeguamento sismico si allarga pericolosamente. Il Convitto nazionale Tasso in piazza Abate Conforti, il liceo classico Tasso, il liceo Regina Margherita, il Da Vinci, il liceo Da Procida, l'istituto Virtuoso, e nella zona orientale gli istituti Nautico, Galileo Galilei, Focaccia e Amendola, i licei De Sanctis, Alfano I e Severi, rientrano tutte nel quadro d’interventistica anti-sismica. Del resto parla chiaro l’anagrafe telematica dell’edilizia scolastica del Ministero dell’Istruzione: tutti gli istituti scolastici - tra scuole superiori, medie ed elementari - rientrano in zona sismica di seconda categoria, cioè a medio-alto rischio.

 

Redazione