Sul caso del Consiglio Comunale di Rutino è pronta un’interrogazione parlamentare. Sull’incandidabilità del primo cittadino, con Gerardo Immerso a cadere nelle grinfie della Legge Severino, il parlamentare Edmondo Cirielli è pronto all’offensiva. «Presenterò un'interrogazione parlamentare per chiedere al governo di intervenire in merito all'incandidabilità del sindaco di Rutino Gerardo Immerso. – afferma il deputato di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale - Siamo di fronte ad una situazione grave. Il primo cittadino avrebbe dovuto dimettersi e non autosospendersi. Sarebbe stato un atto vero di responsabilità nei confronti della sua comunità e del suo territorio che ha esposto ad una tale situazione». Il tutto grazie ad una condanna penale per fatti del 2002 che graverebbe sul primo cittadino di Rutino, con la comunicazione giunta nei giorni scorsi dall’Ufficio Territoriale del Governo di Salerno. In Prefettura, dopo la verifica di rito della condanna di ricettazione, la comunicazione al Comune del basso Cilento. E non è bastata l’autosospensione del primo cittadino a calmare le ire del parlamentare di Fratelli d’Italia, con il provvedimento preso da Gerardo Immerso nell’ultimo Consiglio Comunale di giovedì scorso. Una ratifica, con passaggio di consegne al suo vice Michele Ferraro, per un periodo non superiore ai 18 mesi, come previsto dalla legge. E proprio questo passaggio non è piaciuto all’opposizione del piccolo Comune cilentano, tanto che giovedì scorso ha abbandonato l’aula consiliare in segno di protesta. Perché Immerso avrebbe dovuto procedere con il procedimento di decadenza e non di sospensione. Da qui la decisione di Cirielli di chiedere l’intervento diretto del Governo sul caso di Rutino.
anro