Continua a tremare la terra tra Lazio, Marche e Umbria dopo il violento sisma ha devastato Reatino e Ascolano. Dalla mezzanotte si sono registrate oltre 60 di magnitudo 2 o superiore. L'alba accende di una luce spettrale le macerie di Amatrice, Accumoli e Pescara del Tronto con la frazione di Arquata, coperte di polvere e dell’odore di distruzione, ma anche della speranza di ritrovare ancora qualcuno vivo. Alle 5,17 del mattino una nuova scossa di terremoto è stata avvertita distintamente a Macerata e in provincia ed è durata alcuni secondi, all’incirca una decina. Le case hanno tremato nel silenzio notturno. Si tratta di una scossa di magnitudo 4.5 con epicentro nella provincia di Rieti e una profondità di 10 chilometri. Ed è stata solo l’ennesima scossa di uno sciame sismico che è andato avanti per tutta la notte dopo il terribile terremoto che ha colpito il centro Italia nella notte di ieri. Tre le scosse con epicentro nella provincia di Macerata: due gemelle all’1,51 e all’1,52 del mattino: di magnitudo 2.7 e di profondità di 9 chilometri. Alle 0,48 c’era stata una scossa di magnitudo 2,3 e con profondità di 29 chilometri. Continui i movimenti tellurici nelle province di Rieti, Perugia e L’Aquila. A parte quella delle 5,17, le altre scosse sono state quasi tutte con magnitudo compresa tra 2 e 2.9 e quasi tutte con profondità tra i 9 e i 10 chilometri.
Il bilancio dei morti è destinato ad aggravarsi. Tra loro ci sono molti bambini. Centinaia i feriti. Si teme per una settantina di turisti che si trovavano nell'hotel Roma ad Amatrice. Devastazioni estese a Accumoli e Pescara del Tronto. Impegnati nei soccorsi oltre 4000 persone, mentre lo sciame sismico è continuato fino all'alba: 60 scosse, la più forte del 4,5 alle 5.17.
Oggi il governo stanzierà i primi 50 milioni di euro, sono l'inizio di una serie di fondi che serviranno prima a dare sicurezza e protezione agli sfollati e che poi, man mano, dovranno servire a ricostruire, a far rinascere le cittadine distrutte, a far riprendere le attività lavorative, a riaprire le scuole. Renzi ha promesso: "Non lasceremo soli nessuno", durante la sua visita ieri ad Amatrice. E dalle parole oggi il governo dovrebbe passare ai primi fatti concreti, quelli successivi ai soccorsi scattati subito, nonostante ci siano state polemiche, subito rientrate.
Sono almeno 247 le vittime estratte dalle macerie, 368 i feriti fra Amatrice ed Accumuli. 106 vittime riguardano l'area laziale e 53 i comuni marchigiani. Quanto alla stima delle persone che, vive o morte, potrebbero essere ancora sotto le macerie, "non mi azzardo a fare questo tipo di numeri", ha risposto il capo della Protezione civile, Curcio. Sono 1.500 le persone rimaste senza casa, perché distrutta o inagibile, nelle zone delle Marche devastate dal terremoto. Lo rende noto la Protezione civile regionale. La maggior parte dei senzatetto si concentra nel comune di Arquata del Tronto e della frazione di Pescara del Tronto, rasa al suolo.