Salerno

Alle critiche di questi giorni sulla mancanza di manutenzione, in particolare dopo l’episodio sul Lungomare dell’altra sera, il Comune risponde per le rime. Prima l’elenco aggiornato degli interventi di manutenzione straordinaria sul territorio cittadino e, forse, con una seduta di Giunta, la prima dopo la pausa estiva, per fare il punto sull’arte dei lavori e sugli stanziamenti. Ma anche per preparare quelli che saranno gli interventi dell’amministrazione in città in vista della festività patronale di San Matteo. Un lungo elenco, ben visibile sull’home page del Comune di Salerno, che prevede 72 interventi di cui soltanto 15 ultimati e 7 in corso. Quasi un quinto dei lavori di manutenzione è stato realmente realizzato. Manutenzione straordinaria con quella ordinaria che è in pratica scomparsa. Leggasi, ad esempio le caditoie stradali o la semplice potatura degli alberi presenti lungo le direttrici cittadini, con lo straordinario che, in gran parte, riguarda l’ordinario, con Palazzo Guerra che aveva previsto uno stanziamento di circa 6 milioni d’euro. E sulle caditoie, in previsione delle piogge, c’è già allarme fra i salernitani, visto che l’opera di bonifica nello scorso mese di gennaio ha interessato solo un terzo delle oltre seimila presenti in città. Tra l’altro, una manutenzione che va eseguita periodicamente e non in via straordinaria, onde evitare il fenomeno dell’acqua alta che da oltre un anno interessa gran parte della città nelle giornate di pioggia. E fra i 72 interventi straordinari c’è anche il Lungomare al centro delle recenti polemiche per il cedimento della ringhiera dell’altra sera. “Il lungomare Trieste è oggetto di continue attività di manutenzione ordinaria che prevedono la cura del verde pubblico, la sistemazione di parti di panchine deteriorate, la tinteggiatura della ringhiera. – si legge nella nota da Palazzo Guerra - Le attività di manutenzione sono costanti, ma devono inevitabilmente fare i conti con l’esiguità di risorse e personale provocata dai tagli imposti dal Governo Centrale agli Enti Locali. Le risorse a disposizione, pertanto, devono necessariamente seguire un criterio di priorità. Questo aspetto rende più difficile ogni operazione e rafforza l’esigenza di una piena collaborazione dei cittadini e dei visitatori per scongiurare atti vandalici e comportamenti incivili che possano determinare situazioni di degrado e pericolo”.

 

anro