Il meetup Acerra 5 Stelle, ha ufficialmente denunciato il Sindaco insediato Raffaele Lettieri. La motivazione che ha accompagnato tale decisione si riscontra nelle mancate operazione di messa in sicurezza e bonifica dell’area posta in contrada Calabricito.
"Già da decenni, infatti, il sito - si legge nella nota - è indicato e segnalato quale discarica incontrollata di rifiuti di ogni tipologia e natura. L’Arpac, ente strumentale di supporto tecnico-scientifico della Regione Campania, in una relazione contenente il piano di caratterizzazione dei suoli del nostro territorio compiuto nel maggio del 2008, già evidenziò con dati analitici incontrovertibili che in località Calabricito (area naturale ed archeologica) numerosissime aree di terreno, individuate con codici che ne stabilivano le esatte coordinate e sottoposte a prelievi ed analisi di laboratorio, presentavano una numerosa serie di sostanze altamente inquinanti, quali antimonio, cadmio, mercurio, piombo, zinco, rame, stagno, Pcdd e Pcdf, molte delle quali risultate ben oltre i limiti previsti dalle leggi dettate in materia.
Tali dati, evidenziano l’alta pericolosità delle predette aree che sarebbero dovute essere sottoposte già ad interventi urgenti al fine di evitare pericolo per i cittadini
Nell’anno 2013, in un’audizione congiunta della Commissione Anticamorra e della III Commissione Speciale per il controllo delle bonifiche ambientali ed i siti di smaltimento rifiuti, alla presenza tra gli altri del Sindaco di Acerra,. Raffaele Lettieri, del Segretario Generale di Acerra e Dirigente dell’Ambiente, Maria Piscopo e del Presidente della Commissione Ambiente, Paolo Rea, quei dati allarmanti dettagliati e rassegnati nella predetta indagine compiuta dall’ARPAC, trasmessa a vari organi ed istituzioni, venivano confermati a cinque anni di distanza. Suoli altamente inquinati sui quali, come dichiarato alla predetta Commissione congiunta dalla Marinella Vito, presente alla richiamata seduta nella Sua qualità di direttore tecnico regionale dell’Arpac, era urgente intervenire con una messa in sicurezza e bonifica al fine di evitare che la popolazione di Acerra potesse subire danni alla salute dall’utilizzo dei terreni, soprattutto se sottoposti a coltura.
Ciononostante, nel corso degli anni, nessuna azione è stata intrapresa in tal senso, e non solo. Allo stato attuale, il sito si contraddistingue per ulteriori sversamenti di rifiuti provenienti da attività artigianali ed industriali poi puntualmente dati alle fiamme, ultimo episodio verificatosi il 9 agosto 2016.
Alla luce di tali circostanze, abbiamo proceduto a una denuncia verso tutti coloro che a vario titolo, pur consapevoli della gravità della circostanza, non si sono attivati e, in ogni caso, non hanno adottato alcun provvedimento finalizzato alla tutela dei cittadini.
Emerge in tal senso la figura del primo cittadino del Comune di Acerra che ripetutamente edotto, stante la permanenza decennale nell’ambito dell’ amministrazione comunale, nulla ha prodotto in fede al mandato ricevuto in qualità di massima autorità sanitaria. La condotta omissiva ed inerte del primo cittadino di Acerra ha contribuito ad aggravare la situazione. E’ infatti nozione di comune esperienza quella secondo la quale, più passa il tempo di deposito diretto sul suolo e nel suolo di rifiuti pericolosi (ossia suscettibili di significative trasformazioni chimiche, fisiche e biologiche) più aumenta il pericolo che gli stessi rilascino sostanze inquinanti.
L’inerzia del Sindaco ha contribuito ad aggravare lo stato di pericolo concreto ed attuale di inquinamento. In particolare, la situazione venutasi a creare doveva indurlo ad attivare gli “adempimenti obbligatori” previsti dalla legge. Al contrario, il predetto sindaco ha assunto una condotta del tutto inattiva ed omissiva, in quanto, sin dal momento del suo insediamento, non ha attivato nessuna iniziativa per rimuovere la fonte di pericolo dovuta alla presenza diretta nel suolo e sul suolo di rifiuti pericolosi."
Redazione Na