Centola

Tragedia Palinuro: dall'abisso del mare cilentano sono stati recuperati i corpi di Mauro Tancredi e Mauro Cammardella, due tre sub morti a Cala Fetente. Il corpo di Cammardella è stato il primo a essere recuperato, intorno alle 11. Un paio d'ore dopo, è toccato a Mauro Tancredi. Non si sa ancora dove fossero, né in che posizione rispetto. Poco dopo mezzogiorno, la salma di Cammardella è arrivata al porto di Casalvelino: sarà portata all'ospedale San Luca di Vallo della Lucania per il riconoscimento.

Ieri erano stati individuati gli altri due sub dispersi Mauro Tancredi e Silvio Anzola - avvenuta a circa 50 metri di profondità, gli speleosub (13) dei Vigili del Fuoco hanno effettuato stamane un nuovo sopralluogo per individuare il corpo del terzo sub, Mauro Cammardella. In mattinata il tragico rinvenimento. 
Al porto di Palinuro è giunto il sostituto procuratore Vincenzo Palumbo, della Procura della Repubblica di Vallo della Lucania, accompagnato dal medico legale Adamo Maiese che effettuerà un primo esame esterno sui cadaveri di Mauro Cammardella, Mauro Tancredi e Silvio, Anzola, una volta riportati in superfice.
Le salme saranno trasportate nell'ospedale di Vallo della Lucania (Salerno) dove sarà effettuata l'autopsia. I cunicoli e la zona della Grotta della Scaletta sono stati filmati dai soccorritori nell'ambito dell'inchiesta disposta dalla Procura. Complesse e difficili le operazioni di recupero: è stato anche necessario tracciare con puntelli e corde il percorso subacqueo in modo da rendere più facile l'entrata e l'uscita degli speleosub dai cunicoli. Dopo averli avvistati, i sub dei vigili del fuoco hanno richiesto la presenza costante di un  secondo elicottero per eventuali soccorsi ai soccorritori: non è facile arrivare fin dove il mare e la passione hanno portato Mauro Cammardella, Mauro Tancredi e Silvio Anzola, l'istruttore, suo cugino medico e professore universitario e l'ingegnere-bancario di Parma naturalizzato milanese, ma anche ormai di Palinuro anche lui, perché le vacanze le trascorreva lì, al Capo, da quindici anni. Continuano a susseguirsi i messaggi di dolore degli amici e parenti sui profili facebook delle vittime. "Professionista ,Maestro,Mentore,Amico, Gentile,Persona Buona , eri ZIO MAURO ....Onore è stato conoscerti navigare con te sulla tua "VALERIA" seguirti nel TUO MARE nella tua seconda Casa... Mai dimenticherò la tua pazienza nell'aspettarmi
perché facevo tardi la mattina venendo da Salerno e dovevamo andare al mare e vedendomi assonnato mi facevi sempre il caffè. Mai dimenticherò i brindisi post immersione sulla VALERIA a capodanno con i delfini,la pasta al forno al Diving a mangiare tutti insieme. Resterai per sempre nei cuori di tutti Mauro Cammardella,
I Sommozzatori non muoiono mai,si rincontrano negli abissi.  ZIO MAURO , Continua a guidarci dall'alto degli abissi". Scrive Alessandro sulla pagina social, raccogliendo in poche parole il senso e valore della passione per quel mare di Mauro e gli altri. Quello stesso mare che si è trasformato in una trappola mortale per tre amici.