Avellino

"È semplicemente vergognoso che Caldoro faccia campagna elettorale utilizzando in maniera spregiudicata l’incarico di commissario ad acta del Governo per l’attuazione del piano di rientro dal debito sanitario. Un incarico peraltro da cui è abbondantemente delegittimato". A scriverlo è il vice capodelegazione del Pd al Parlamento europeo Massimo Paolucci.

"A maggior ragione, oggi, dopo le parole del responsabile sanità nazionale del Pd, Federico Gelli, che in un’intervista ha ribadito quello che tutti sanno a Roma e che Caldoro fa finta di non sapere e non dice ai cittadini campani: dopo il voto c’è bisogno di un nuovo commissario alla sanità per la Campania, che è lontanissima dal risanamento dei conti e dal riassetto del settore. E il nuovo commissario - aggiunge - in linea con quanto avvenuto in Calabria, sarà un tecnico puro. È questa la più grande certificazione del fallimento di Caldoro nella sanità, sotto ogni punto di vista. Tutto quello che fa e che dice Caldoro in queste ore è pura strumentalizzazione elettorale, autocelebrazione, senza nessuna base concreta", spiega, 

"I decreti 29 e 30 pubblicati ieri sul Burc e che annunciano 1118 assunzioni di medici e paramedici, sono dei volgari volantini elettorali senza alcun valore. Senza l’autorizzazione del Governo non sarà infatti possibile effettuare nessuna nuova assunzione nel settore sanitario. È tutta una presa in giro. E Caldoro lo sa bene. Infatti, formalmente - continua -  si copre le spalle da eventuali responsabilità personali. Su entrambi i decreti, in fondo, al penultimo comma, è scritto che le ipotetiche assunzioni vanno adeguate ‘alle eventuali osservazioni dei Ministeri affiancanti’ (Economia e Sanità). Quindi è tutto un bluff, mancando l’autorizzazione del governo. Perciò, a maggior ragione, la smetta Caldoro di fare campagna elettorale sulla salute dei cittadini campani", conclude Paolucci.