Torre Annunziata

La delusione è tanta. Difficile ripartire immediatamente. Irma Testa non si aspettava di essere eliminata ai quarti di finale. La Mossely è avversaria fortissima, ma la napoletana aveva già dimostrato di poterla domare. Sul ring olimpico di Rio de Janeiro la francese è stata più scaltra e attiva. La boxe della campana è stat limitata e i giudici, più croce che delizia di questo sport in versione olimpica, non hanno premiato per nulla i colpi dell'azzurra. Il verdetto “unanime” ha sorpreso e non poco la Testa. “Pensavo di essere avanti nel punteggio-ha dichiarato a La Stampa- Dall’inizio ci danno addosso -attacca la Testa-, c’è un problema arbitri. Quattro riprese: 9, 9, 9 e 9… almeno la prima un arbitro doveva sbagliarsi e darmi 10. Non esiste darmi 36-40, 36-40 e 36-40. Così vuol dire che è stato studiato a tavolino”. Durissima la boxeur di Torre Annunziata. Le sue parole però non sono una goccia d'acqua del deserto. Già dopo l'eliminazione di Clemente Russo contro Tyschenko c'era stata qualche polemica, poi il russo ha vinto l'oro con un verdetto contestatissimo nella finale contro il kazako Vassiliy Levit che ha reagito mostrando il dito medio a chi era chiamato a giudicare. La AIBA ha preso provvedimenti allontanando alcuni giudici ma non ha certamente riacquistato credibilità. Un pasticcio colossale che ha tolto motivazioni a chi come la Testa è il futuro, non solo italiano, della nobile arte nella categoria femminile. “Quattro anni sono tanti, possono succedere tante cose in bene ma anche in male”. Irma Testa è delusa e la rabbia l'ha portata anche a pensare di smettere, ma questa ipotesi verrà presto riposta in un cassetto. “I pensieri sono ancora sfocati dall’amarezza. Sentivo che questa era la mia Olimpiade, io la medaglia d’oro la voglio e sentivo che qui era possibile. Vedendo le avversarie, se fossi passata avrei vinto l’oro, non dico al 100% ma al 90% sì. Non so se riparto più forte di prima e se riparto, dopo un mese di vacanza decido. Quattro anni per me sono lunghi, difficili. Magari cambio sport domani e tra quattro anni partecipo nella scherma. Anche se so che posso e voglio ancora dare tanto al pugilato italiano”. Tutto lo sport azzurro ha bisogno di una campionessa del genere.