Il Gruppo di minoranza "Bene Comune" scrive alla giornalista Claudia Osmetti e al capo redattore di Libero in risposta all'articolo riportato su facebook dal Capogruppo di maggioranza consigliere Michele Capobianco: "E' facile scrivere senza conoscere la realtà socio-politica della nostra Comunità ma è altrettanto facile incorrere in errore. Ci sorprende che a commentare della questione delle quote rosa e di tutta la vicenda che si è venuta a creare è una giornalista che probabilmente ignora anche dove si trova Castel Baronia. Nella competizione amministrativa scorsa del 2014 si sono contrapposte 3 liste civiche e non due come lei asserisce. La situazione sociale della nostra piccola Comunità era già disgregata e compromessa. Di seguito si esplicitano le ulteriori inesattezze da lei riportate: Il Sindaco ha varato la giunta Comunale il 6/6/2014 dall'esito elettorale, quindi le donne elette nella maggioranza sono state interpellate lo stesso giorno formalizzando la rinuncia con la stessa motivazione "per ragioni di carattere personale" a prendere parte dell'esecutivo."
Il Gruppo di minoranza elenca le inesattezze:
(Seconda inesattezza): "La Giunta Comunale non è mai stata bloccata da nessuno, ha sempre deliberato con tranquillità e senza ostracismo alcuno. La questione della quota rosa non ha mai condizionato l'amministrazione; salvo forse , l'aver inficiato "accordi preventivi".
(Terza inesattezza): "Lei, quando mette nero su bianco si deve documentare e non deve credere alle favole che le vengono raccontate. Il principio fondamentale di un giornalista è la verifica della notizia. La giornalista che ascolta solo una parte diventa faziosa e distorce gli avvenimenti accaduti. Lei ha fatto di peggio : si è schierata a prescindere. Quando è stata composta la lista da parte del Sindaco lo stesso si è preoccupato di persuadere le donne per farle entrare in lista. Ha pensato bene di inserire le donne rispettando la percentuale giusta nel rispetto della legge 215/2012. In seguito però, il Sindaco nel comporre l' esecutivo si è dimenticato del genere femminile. Ha accantonato le donne ignorando la legge. Il genere femminile (ben 4 candidate nella lista Uniti per Castello ) è servito solo per fini elettorali. Le tre consigliere elette nella compagine di maggioranza " Uniti per Castello" si sono rese indisponibili a partire dal 06 /06/2014 a tempo indeterminato e successivamente il 3 Agosto 2016 solo quando il Commissario ad acta ha richiesto tassativamente la presenza di una consigliere in giunta nel rispetto della legge, hanno modificato la loro indisponibilità a tempo determinato. Contestualmente hanno chiesto un differimento di quindici giorni."
(Quarta inesattezza): "Il Commissario ad acta ha nominato la Consigliera di minoranza poiché è stata la sola a dare la disponibilità e "non perché ha la gonna". A Lei sembra uno scandalo e una lesa maestà aver dato la disponibilità a ricoprire il ruolo di Assessore? Il Gruppo di minoranza che nel rispetto del mandato di opposizione chiedeva già da due anni l'applicazione della legge, ha lavorato a tal fine solo per porre fine a questa odissea. Inoltre con coraggio e responsabilità ha compiuto questo gesto soprattutto per far entrare in giunta una donna ,una consigliera di maggioranza, una consigliera che proviene dalle file della lista "Uniti Per Castello" Noi festeggeremo solo quando il Sindaco revocherà l' attuale Assessore nominata dal Commissario Patrizia Reale e nominerà una delle tre Consigliere elette nella compagine di maggioranza " Uniti per Castello". Siamo sicuri che a breve l'attuale Assessore nominata dal Commissario sarà revocata e quindi l'indisponibilità delle consigliere di maggioranza si tradurrà in disponibiltà. Grazie al lavoro svolto da questo Gruppo di minoranza, Il prossimo Sindaco se di genere maschile, dovrà per forza di legge nominare una donna in giunta e pertanto non ci sarà bisogno di ricorrere al Commissario ad acta . Questo le sembra poco?! Lei è una giornalista e dovrebbe sapere che le delibere di giunta vengono approvate a maggioranza , quindi il problema di convocare la giunta da parte del Sindaco non esiste. Nulla osta che la Giunta possa e debba essere convocata anche in questa situazione."
(Quinta inesattezza): "La Capogruppo Consigliere di minoranza attuale Assessore ( a termine) è stata candidata da Consigliera e in termini percentuali è risultata la più votata di tutti, pertanto ricopre a pieno titolo la carica. La Consigliere è stata premiata dal consenso popolare e non bocciata come lei asserisce."
(Sesta inesattezza): "Ci dispiace che a pagare e ad essere sacrificato è stato il primo eletto della lista "Uniti Per Castello"; di solito o per prassi dall'esecutivo dovrebbe lasciare chi ha preso meno voti. Chi già è impegnato e ricopre una carica prestigiosa in un ente sovra comunale. Il Sindaco può azzerare la Giunta e riammettere l'Assessore destituito; a nostro avviso la Giunta potrà essere composta dal primo eletto della maggioranza che può ricoprire la carica di Vicesindaco e la Consigliera di maggioranza che diventerà Assessore in sostituzione dell' attuale. Dopo aver descritto in sintesi l'iter della vicenda entro nel nocciolo del problema: Lei mentre scrive, se pru erroneamente delle dinamiche politiche entra improvvisamente nella sfera personale offendendo e denigrando l'attuale assessore, tra le tante: "E dire che Reale, un marito e due figli, è pure insoddisfatta". Inoltre contesta l'operato del Commissario ad acta in modo alquanto discutibile mascherando il diritto di cronaca in presa di posizione quando dice: "Finchè Tortora non ha un'illuminazione: bisogna nominare assessore il capogruppo di opposizione. Motivo: porta la gonna" preferiamo fermarci qui. Lei senza conoscere i fatti, le dinamiche protrattesi per due anni si diverte a dileggiare le persone. Lei deve fare la giornalista e non riportare quanto erroneamente, pretestuosamente e sull'onda di "delusioni" le è stato suggerito o meglio imbeccata e soprattutto prima di scrivere si documenti."
Redazione Av