Il comune di Santa Maria a Vico aderisce al Sia, (Sostegno per l'Inclusione Attiva), una misura di contrasto alla povertà che prevede l'erogazione di un beneficio economico alle famiglie in condizioni economiche disagiate nelle quali almeno un componente sia minorenne oppure sia presente un figlio disabile o una donna in stato di gravidanza accertata.
Nel decreto interministeriale del 26 maggio 2016 è spiegato che per chiedere il beneficio il nucleo familiare del richiedente dovrà aderire ad un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa sostenuto da una rete integrata di interventi, individuati dai servizi sociali dei Comuni (coordinati a livello di Ambiti territoriali), in rete con gli altri servizi del territorio (i centri per l'impiego, i servizi sanitari, le scuole) e con i soggetti del terzo settore, le parti sociali e tutta la comunità.
Per i cittadini residenti nel Comune di Santa Maria a Vico la richiesta del beneficio deve essere presentata da un componente del nucleo familiare all’ Ufficio Protocollo Comunale a partire dal 2 settembre 2016, mediante la compilazione di un modulo (predisposto dall'Inps) con il quale, oltre a richiedere il beneficio, si dichiara il possesso di alcuni requisiti necessari per l'accesso al programma.
“Includere attivamente i cittadini meno abbienti nel tessuto produttivo -dice l’assessore alle Politiche Sociali Veronica Biondo - (nella foto) è un’ulteriore presa di distanza da quella che è stata fino adesso la logica assistenziale nell’erogazione dei sussidi economici. Con la legge di stabilità 2016 si stabiliscono delle misure continuative per il contrasto della povertà, e cosa più importante, si permette a chi in stato di bisogno, non di ricevere un mero sussidio economico ma di partecipare attivamente, attraverso dei progetti, alla vita sociale e lavorativa.”
“L’obiettivo è contrastare la condizione di povertà e attivare la persona e la famiglia come protagonista della propria autonomia. Un’occasione importante che non potevamo perdere, – dichiara il sindaco Andrea Pirozzi - il SIA costituisce un primo passo verso la realizzazione di una più piena inclusione sociale. Vogliamo quindi invitare le famiglie che abbiano i requisiti a predisporre il prima possibile la documentazione necessaria, in modo da essere pronte, a settembre, ad inviare le domande. Da tempo aspettavamo interventi concreti a sostegno delle famiglie che affrontano fasi di vita difficili a causa della perdita di lavoro o di vari ostacoli da affrontare e finalmente arriva il Sia uno strumento di contrasto alla povertà esteso a tutti i Comuni”.
Redazione Ce