Due gruppi della stessa famiglia si sono affrontati a pugni, calci, tirate di capelli, sputi, offese e quant'altro, per disputa di due appartamenti lasciati in eredità. Una lite violenta in famiglia si è trasformata in una maxi rissa, con ben nove indemoniati partecipanti. Tanto che sono dovuti intervenire alcune «gazzelle» dei carabinieri della compagnia di Casoria, diretta dal capitano Pierangelo Iannicca, che non senza difficolatà, hanno riportato una parvenza di calma nella deserta via Saggese, alla periferia di Afragola.
E prima di finire in gattabuia, i duellanti per i due appartamenti contesi, sono stati accompagnati, una parte, presso il pronto soccorso dell'ospedale Cardarelli di Napoli, e gli altri al posto di primo soccorso del presidio sanitario Villa dei Fiori ad Acerra. Ora gli arrestati sono stati posti agli arresti domiciliari, in attesa di essere processati per direttissima per il reato di rissa aggravata e lesione in concorso.
La disputa per il possesso dei due immobili, aveva avuto anche un prologo fatto di querele e carte bollate, di cause e contro cause ancore in corso. Ebbene, l'altra notte a far scoccare la scintilla, il tentativo di una suddivisione forzata dei due appartamenti di Afragola, con l'installazione dei contatori dell'acqua.
Lo scontro, avvenuto allo scoccare della mezzanotte si è consumato in un crescendo di follia sul nudo asfalto di via Saggese. Poi, per fortuna, sono intervenuti i carabinieri.
Eredità, a mezzanotte esplode la maxi rissa: 9 feriti
A Casoria
Redazione Ottopagine