A Rocca San Felice cede la parete di terreno, che un operaio stava scavando per realizzare una condotta d’irrigazione. Un operaio muore soffocato dai detriti. Nicolantonio Di Leo, 46 anni, nato a Sant’Angelo dei Lombardi e residente a Rocca San Felice, ha trovato una fine orrenda, vittima di un destino atroce. Da alcune ore era al lavoro per realizzare, insieme ad altre persone, una trincea nel terreno, in località Montanaldo, collegata ad un pozzo artesiano. Un’operazione che stava proseguendo senza particolari problemi. Tanta l'esperienza nel settore. Poi il cedimento. La terra che gli è crollata addosso levandogli il respiro. Sul posto anche il sindaco Rosanna Repole, che ha subito annullato la festa prevista in piazza De Sanctis. L’Amministrazione organizzerà una colletta per le spese funebri. La vittima lavorava come operaio e autista, attualmente era disoccupato. Un’altra tragedia per Sant’Angelo dopo quella del piccolo Antonio, che a luglio perse la vita in piscina.
LA DINAMICA. I soccorritori hanno scavato per ore, ma per Nicolantonio Di Leo non c’è stato nulla da fare. Il 46enne stava lavorando nella costruzione di un pozzo, nei pressi della sua abitazione. E’ stato ricoperto da cinque metri di terra. Il suocero ha chiamato i soccorsi. Sono arrivati carabinieri, polizia, vigili del fuoco e ambulanze. Hanno scavato con le mani, senza l’utilizzo di attrezzi o escavatori nella speranza di trovare l’uomo ancora vivo. Ore di angoscia, poi intorno alle 23.00 Nicola è stato tirato fuori. Morto. Lascia una moglie e due figli. Il corpo è stato portato in nottata all’ospedale “Criscuoli” di Sant’Angelo dopo l’arrivo del magistrato da Avellino. L'uomo è deceduto per soffocamento.
Simonetta Ieppariello