di Siep
Una bimba ferita a soli tre anni. Un colpo di pistola l'ha raggiunta alla mano, mentre era seduta nel seggiolone in auto, con mamma e papà. È giallo su quanto accaduto a Vitulazio, comune alle porte di Capua. Per ora c’è un trentaduenne fermato: si tratta di Biagio C., piccoli precedenti per droga. Lui avrebbe litigato con il padre della piccola e con la sua compagna prima degli spari. Oltre al fermato, la procura indaga su una una donna, B.G., e su R.L.: i due sembra fossero con il fermato al momento del raid.
La piccola è arrivata al Pronto soccorso dell’ospedale di Santa Maria Capua Vetere con un proiettile conficcato nella mano sinistra alle quattro del mattino di lunedì. E’ stata operata d’urgenza. I due hanno dichiarato di aver litigato per futili motivi in un bar, per poi essere inseguiti e sparati. La versione dei fatti resa dai due non convince i carabinieri. Non viene esclusa l'ipotesi di una lite per motivi di droga. Uno dei clienti, secondo quanto riferito, avrebbe iniziato ad infastidire la coppia. Entrambi i coniugi parlano di «sguardi di troppo» all’indirizzo della giovane mamma. L'uomo avrebbe detto ai due di guardare altrove. Poi si sarebbero allontanati in auto. Poi, gli spari all'altezza del cimitero di Capua.
La mamma e il papà della piccola neanche si erano resi conto, in un primo momento, che la loro bambina era ferita: la corsa è continuata fino all’altezza di un supermercato dove, finalmente, si sono accorti che la piccina piangeva e sanguinava disperata. Luisa ed Enrico sono tornati poco meno di due mesi fa dalla Germania, dove erano andati in cerca di fortuna. A «Il Mattino» la donna ha raccontato la sua verità. Era lei alla guida della Mercedes Classe A blu raggiunta dai proiettili. «Ho avuto tanta paura - racconta -. Non sapevo cosa fare: mio marito, mentre si preoccupava della piccola, che intanto cominciava a perdere sangue, mi incitava a correre più veloce. Tremavo, urlavo e tenevo stretto il volante».