Sartori, Bolari e soprattutto Caludia Mandia, classe 1992 di Battipaglia, hanno fatto sognare tutti gli italiani raggiungendo con classe e personalità la semifinale nella gara a squadre di tiro con l’arco. Un risultato importantissimo conquistato eliminando Brasile e Cina negli ottavi e nei quarti di finale. Ma in semifinale non la Russia è riuscita a spuntarla anche grazie ad un errore della Sartori nella volèe decisiva. Bene invece Claudia Mandia, sempre precisa nella sua gara vissuta in costante crescita. Nella finale per la medaglia di bronzo le azzurre hanno affrontato Taipei ma anche in questa sfida qualcosa non ha funzionato, il contraccolpo della finale mancata si è sentito e ha fatto la differenza. Taipei è volato subito avanti vincendo i primi due set rendendo vana la rimonta di Mandia e compagne. La squadra azzurra però può crescere ancora vista la giovane età media, ma l’occasione era di quelle ghiottissime. Ancora rinviato dunque l’appuntamento con la prima medaglia campana a questa edizione dei giochi olimpici. Il popolo salernitano dopo aver tifato per la Mandia, domani si giocherà la carta Rossella Gregorio nella gara di sciabola individuale.
Olimpiadi. Mandia, che peccato! La medaglia è di legno
La salernitana si è classificata al quarto posto nella gara a squadre del tiro con l'arco
Redazione Ottopagine