Caivano

Non c'è pace per Paola Savanelli, la giovane mamma di 4 figli, morta a Caivano lo scorso 31 luglio a causa di una terribile infezione dovuta ad una garza lasciata nell'addome nel corso dell'intervento di parto cesareo di 6 mesi fa. Per la verità giudiziaria c'è ancora da attendere. Slitta di un giorno l'autopsia, richiesta dal pubblico ministero Sergio Amato che ha aperto un fascicolo per il reato di omicidio colposo. La tragica fine della trentenne di Caivano ha commosso l'Italia intera, mamma di quattro figli, morta dopo l'ennesimo ricovero al Loreto Mare di Napoli, per una grave infezione, causata, da una garza lasciata nel suo addome, dopo il taglio cesareo per la nascita del quarto figlio, venuto alla luce nello stesso ospedale napoletano l'otto febbraio scorso. 

L'esame autoptico servirà per dare risposte di fondamentale importanza per capire chi, quando e dove ha sistemato quella garza che ha innescato l'inferno di dolori e agonia di una giovane madre.

Intanto sono stati inviati i primi avvisi di garanzia per la morte della trentenne di Caivano. Nel mirino del magistrato Sergio Amato l'equipe di medici e ferrista (tre persone) del Loreto Mare che eseguì il parto l'8 febbraio. La donna è finita dopo una straziante agonia la notte tra il 31 luglio e il primo agosto. Cinque mesi di sofferenze, ricoveri, interventi e la dialisi nel disperato tentativo di arginare l'infezione innescata dalla garza lasciata nell'addome. Dal canto loro medici e responsabili chiedono di accertare con precisione quando la garza è stata lasciata nell'addome, precisando che la donna si era medica altrove in altre struttre nei giorni seguenti. (foto fonte ilmattino.it)

Siep