Il "caro bus" accende una nuova polemica in Regione Campania, che ora si abbatte sul governatore De Luca. Da gennaio ticket più cari del dieci per cento: l'annuncio fa imbestialire i pendolari, ma scatena anche gli esponenti dell'opposizione che sui social non fanno sconti al governatore. Parla apertamente di "caos trasporti" Stefano Caldoro, che accusa: "Un anno di nulla, persi 50 milioni, treni fermi e la beffa che a pagare sono i cittadini con il dieci per cento in più sul costo del biglietto". Anche l'ex assessore regionale Severino Nappi attacca De Luca, che in un tweet viene definito "campione di ipocrisia. Finge di rendere mezzi pubblici gratuiti ma aumenta i biglietti". E il consigliere regionale Giampiero Zinzi rincara la dose denunciando "il grande bluff della sinistra sui trasporti". Ma sui social sono soprattutto gli utenti dei mezzi pubblici a lamentarsi denunciando la carenza di autobus e lo stato di degrado dei treni provinciali e regionali, in particolare nell'area napoletana come Vesuviana, Cumana e Circumflegrea. Il governatore De Luca respinge le accuse e sottolina come la Campania sia la prima regione d'Italia a garantire gli abbonamenti gratis agli studenti tra gli 11 e i 26 anni: si calcola che saranno almeno settantamila gli alunni che andranno a scuola con il bus senza pagare nulla. Sugli aumenti da gennaio, il governatore è lapidario: "Un atto dovuto".

Pierluigi Melillo