Conferme con i tagli in busta paga per gli amministratori delle partecipate comunali. Una sforbiciata di quasi il 5% sui compensi percepiti dal collegio sindacale di ognuna delle municipalizzate. Il tutto nell’attesa della “holding” che da qui a poco, sarà chiamata ad inglobare tutte le partecipate. Fra questi anche le due che dovrebbero essere privatizzate: Salerno Energia Vendite e Salerno Energia Distribuzione, con la conferma dei mandati per Francesco D’Acunto e Nicola Landolfi. Una conferma che, tra l’altro, non era più procrastinabile, visto che con l’approvazione dei rispettivi bilanci il triennio di fatto era scaduto ad aprile, con tutte le municipalizzate che erano di fatto commissariate dagli amministratori uscenti. Un’attesa dovuta anche alla necessità di far avviare la macchina burocratica di Palazzo Guerra dopo le amministrative del 5 giugno scorso. Fino a ieri, dunque, con le attese nomine (guarda qui) di Massimiliano Giordano alla guida di Salerno Mobilità, Mena Arcieri per Salerno Solidale, Pellegrino Barbato per Salerno Pulita, Vincenzo Luciano per Salerno Sistemi. Infine Antonio Ferraro il cui mandato sarà solo di un anno, visto che dal prossimo andrà in quiescenza. Sarà questa partecipata l’unica che assisterà a qualche variazione nel CdA, sempre che nel frattempo non s’intervenga con la costituzione della famosa holding. Un progetto su cui sta lavorando già da tempo l’attuale assessore al Bilancio del Comune di Salerno, Roberto de Luca, addirittura ben prima che ricevesse la nomina. Un procedimento che servirà a ridurre sensibilmente il numero delle partecipate comunali e, secondo i progetti, anche i relativi costi.
anro