Salerno

Il via libera con la nomina dei capigruppo non ha rallentato la tensione nella vecchia guardia degli amministratori di Palazzo Guerra. Anzi, la lotta sembra ancora aperta con i sei leader delle liste di maggioranza che saranno chiamati nelle prossime ore, insieme con il capostaff Enzo Luciano e l’evergreen Felice Marotta, oltre il sindaco Napoli, chiamati ad individuare i 18 componenti, compreso il presidente ed il suo vice di ognuna delle 9 commissioni consiliari permanenti. Facile a dirsi, più difficile a farsi, con il compito di Massimiliano Natella per il PSI, di Pietro Damiano Stasi per Moderati per Salerno, Antonio Carbonaro per Davvero Verdi, Luca Sorrentino per i Progressisti per Salerno, Donato Pessolano per Salerno per i Giovani e Corrado Naddeo per Campania Libera che non è certo facile. Più per gli ultimi tre che per gli altri, chiamati a fare da cuscinetto alle rimostranze dei senatori ma anche alle richieste pressanti dei vertici politici di Palazzo. Una situazione che non sembra piacere nemmeno a Vincenzo De Luca che dal capoluogo segue passo passo la vicenda per quella che è un instabile equilibrio anche generazionale. La vecchia guardia non molla, cerca riconoscimenti sul campo anche in relazione ai risultati ottenuti e alla disponibilità nelle precedenti consiliatura. I neo eletti, premono, pronti a farsi avanti anche nelle presidenze consiliari, proprio a discapito dei colleghi più anziani. E nonostante sia ancora in vigore il principio di riservare le presidenze ai “senatori” di Palazzo Guerra, qualcuno dei neo eletti non demorde avanzando con decisione la propria candidatura. Insomma, una vera e propria polveriera, con i malpancisti che continuano a rifiutare incarichi per quella che è una vera e propria polveriera a Palazzo Guerra. 

 

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