Grottaminarda

I carabinieri della compagnia di Grottaminarda sono riusciti prontamente ad intervenire ed arrestare, due giovani responsabili di furto in abitazione e denunciarne un terzo complice. I fatti si sono verificati alle prime luci dell’alba di ieri a Grottaminarda, quando i militari della locale stazione, impegnati in azioni di controllo del territorio, in una contrada hanno notato una piccola utilitaria in ottime condizioni, parzialmente occultata con rami secchi e foglie. Insospettiti, si sono avvicinati trovando all’interno del veicolo vari attrezzi da lavoro quali flex, trapani e motoseghe. Mentre erano intenti ad effettuare gli accertamenti di rito da lontano hanno udito il rumore di un trattore. Intuito che anche il mezzo agricolo potesse essere rubato, hanno tentato di fermarlo, senza però riuscirsi. Il trattore modello “Lamborghini”, con a bordo due giovani, si immetteva velocemente in un fondo sterrato impraticabile. Allertata la centrale operativa, sul posto sono arrivate subito altre volanti, innescando immediatamente una vera e propria caccia all'uomo. I fuggiaschi, nel frattempo, avevano abbandonato il mezzo agricolo cercando rifugio tra la vegetazione, nella falsa speranza di non essere stati riconosciuti. La determinazione e l’intuito degli investigatori dopo ore di ricerca, consentivano di rintracciare i due malfattori che, bloccati, venivano identificati. I due giovani, un 26enne ed un 25enne originari della Puglia, sono risultati residenti in un comune dell’Alta Irpinia, entrambi presentavano precedenti specifici. Durante l'interrogatorio, gli inquirenti hanno poi ricostruito le ultime ore dei due malfattori, che si erano resi protagonisti nella notte di un furto in un'abitazione ubicata nel limitrofo comune di Villanova del Battista, di proprietà di un 89enne, temporaneamente ospite dai figli nel nord Italia, portandogli via anche l’utilitaria ed il trattore. I due ladri, messi alle strette hanno confessato il furto. Immediatamente arrestati, venivano condotti nel carcere di Ariano Irpino con l’accusa di furto in abitazione aggravato. La refurtiva che ammonta ad oltre 30.000,00 euro veniva interamente recuperata e restituita ad un nipote del legittimo proprietario, che, sino al momento della notizia datagli dai carabinieri, era ancora allo scuro del furto. Sempre i carabinieri, questa volta della stazione di Zungoli, hanno accertato che i due arrestati avevano un basista, un 42enne del luogo, che ben conosceva quella casa e l'entità del bottino che c'era al suo interno. In seguito ad una perquisizione a casa del 42enne, i militari rinvenivano un l’hard disk che faceva parte del sistema di video sorveglianza della casa svaligiata, opportunamente rimosso dal sistema al fine di cancellare le tracce del delitto, nonché guanti e torce, materiale che veniva tutto sottoposto a sequestro. Per quest’ultimo è scattata la denuncia in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria.