Ospedaletto d'Alpinolo

Continuano a ritmo serrato in tutta la provincia i controlli del Corpo forestale dello Stato in tema di corretta gestione della depurazione dei reflui urbani. Il personale del Comando Stazione Forestale di Summonte  ha posto sotto sequestro, alla località “Ponte”, il depuratore comunale di Ospedaletto d’Alpinolo, a seguito dei risultati analitici riferiti a campionamenti, eseguiti lo scorso mese di aprile, dai tecnici dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale per la Campania (A.R.P.A.C.), su impulso della forestale. Difatti il rapporto di prova ha evidenziato nello specifico valori di tossicità acuti, tali da rendere necessario il sequestro dell’impianto di depurazione di Ospedaletto d’Alpinolo, atteso che gli agenti della forestale accertavano l’immissione di uno scarico di acque reflue urbane, non correttamente depurate, con superamento dei valori limite previsti per legge, in un corpo ricettore denominato “Vallone San Lorenzo”, tra l’altro, vincolato paesaggisticamente. Al momento, le indagini correlate sono concentrate nei riguardi della società privata che ha in gestione l’impianto di depurazione e si attendono, nei prossimi giorni, ulteriori sviluppi, essendo stato il caso posto all’attenzione all’Autorità Giudiziaria competente, la cui azione investigativa sicuramente porrà chiarezza sulle responsabilità di tale condotta illecita. Al momento gli inquirenti stanno valutando anche l’ipotesi che, a causare l’acuta tossicità del campione esaminato, possa essere stato un impiego eccessivo di cloro nel ciclo di depurazione. L’attività posta in essere dal personale del Comando Stazione Forestale di Summonte si inserisce in una campagna mirata di controlli preventivi, tesi a verificare il corretto funzionamento degli impianti di depurazione dei comuni della fascia del Partenio, monitorati costantemente con attività di campionamento eseguite congiuntamente ai tecnici A.R.P.A.C.. 

Redazione