Salerno

Nemmeno il tempo di iniziare il nuovo iter burocratico che i vertici amministrativi cittadini, nel dettaglio sindaco e il segretario comunale di Palazzo Guerra, si trovano subito sotto diffida da parte delle associazioni cittadine. Sul piede di guerra il gruppo JJ Rousseau che nella giornata di ieri ha inviato una diffida al sindaco Napoli e al segretario Ornella Menna, una diffida. A far scatenare le ire del neonato gruppo d’ispirazione 5 Stelle, la mancata approvazione del regolamento per le consultazioni referendarie sul territorio del Comune di Salerno. In buona sostanza, secondo i referenti che hanno notificato via pec la diffida a Palazzo Guerra, “da oltre 20 anni non ha ancora adottato il regolamento attuativo dello Statuto comunale, strumento necessario per l’esercizio del referendum consultivo”. In pratica, al Comune di Salerno non sarebbe possibile avviare alcuna attività consultiva sul proprio territorio, per eventuali confronti con i cittadini. Una possibilità che sarebbe prevista dal Tuel, Testo Unico degli Enti Locali, e che a Salerno non sarebbe stato preso in considerazione dal oltre 20 anni. Insomma, i cittadini di Salerno, secondo gli attivisti, sarebbero “costretti” a subire le decisioni degli amministratori senza dire la propria. In particolare nella realizzazione di grandi opere. Il riferimento è più che chiaro su quanto sta sorgendo nell’area di Santa Teresa. E da qui la richiesta da parte dei firmatari. “Considerato che l’istituto di democrazia diretta non può essere esercitato nella città di Salerno, in quanto il Comune ed i suoi organi non hanno giammai adottato il regolamento comunale e che gli scriventi hanno interesse con estrema urgenza di sottoporre alla cittadinanza quesiti referendari consultivi per la partecipazione attiva alla vita amministrativa del Comune di Salerno”. Quesiti referendaria, dunque, che interessano direttamente i cittadini salernitani. Da qui la diffida a provvedere in tempi brevi. “S’invitano e si diffidano il Comune di Salerno, in persona del Sindaco, nonché il segretario comunale, ognuno per quanto di rispettiva competenza, ad approvare immediatamente il regolamento attuativo dello Statuto ex articolo 54, con espressa riserva d’azioni, in ogni sede giurisdizionale competente”. 

 

Redazione