Pimonte

Una violenza di gruppo. Rapporti sessuali completi con dodici ragazzini e filmati. Il ricatto brutale per tenerla sotto scacco preda di violenze continue, perpetrate in gruppo. Questa è la storia della 15enne di Pimonte, raccontata agli inquirenti che ieri hanno ascoltato il branco. Tutti giovanissimi. Tra loro anche il fidanzatino di quella ragazzina che l’avrebbe attirata nella trappola, in quel capanno dove a Natale va in scena la Natavità di Gesù. Storie di ordinaria violenza. Casi che si susseguono in una escalation che lascia senza parole. Intanto sul social si scatena la polemica tra chi difende quella ragazza e chi invece sostiene la tesi portata avanti dai ragazzi, che avrebbero dichiarato che la 15enne era consenziente.

La solidarietà è tutta per loro: i presunti carnefici. Forse perché per molti hanno «solo un po’ esagerato», o comunque condividono la linea portata avanti nel corso dei primi interrogatori. Da quanto trapelato almeno uno dei presunti stupratori avrebbe dichiarato che la ragazza “ci stava”. Davanti al gip Piero Avallone del tribunale dei minori di Napoli ci sono già i primi minorenni indagati di violenza sessuale a difendersi: «Ma quale violenza, ci stava...». Una versione a cui la procura dei minori non ha mai creduto. Anche perché  da quanto emerso dalla richiesta di arresto - la versione della ragazza coinciderebbe non solo con i video sequestrati sui cellulari dei presunti violentatori, ma anche dalla versione delle amiche, a cui raccontava tutto nei minimi particolari. Su Facebook amici e parenti dei giovani arrestati li difendono, credono alla loro innocenza. Per molti quella dei 12 ragazzi presunti violentatori è stata solo una bravata. «Non ci interessa di quello che la gente dice, siamo tutti con te» è uno dei post pubblicati, come riporta il portale metropolis. Oppure «un vero guerriero non si ferma mai». Svetta la foto di gruppo di tutti e dodici, la posta qualcuno annotando la frase: ci mancate. Non mancano gli insulti nei confronti della ragazzina vittima dello stupro di gruppo. Insomma, il paese si divide e tante sono le persone che, forse, pensano che il racconto della quindicenne sia stato alterato.

Redazione