Aveva fatto da specchiettista per un agguato di camorra avvenuto nel gennaio del 2006 a Giugliano. Quello in cui perse la vita Valerio Unmarino, affiliato al clan dei "Verde". E' per tale ragione che Salvatore Lamanna, 30enne di Casandrino, è stato raggiunto da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, eseguita stamani dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna.
Lamanna è considerato un affiliato al clan camorristico degli “Aversano”, cartello criminale operante per il controllo degli affari illeciti a Grumo Nevano e comuni limitrofi. Dopo indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia partenopea, l’uomo viene ritenuto responsabile dell’omicidio di Valerio Unmarino (perpetrato a Giugliano in Campania il 2 gennaio 2006) e di detenzione e porto illegale di armi in concorso aggravati dal metodo e da finalità mafiose, omicidio commesso insieme a Vincenzo Aversano, Giannantonio Masella e Franco Di Nardo, già arrestati il 3 ottobre 2012 per gli stessi reati.
Lamanna partecipò all’omicidio con il ruolo di vedetta, segnalando agli esecutori materiali la presenza della vittima nei pressi della sua abitazione. L’agguato fu organizzato ed eseguito per contrastare l’espansione dei “Verde”, clan rivale degli “Aversano”, nel controllo delle piazze di spaccio sul territorio di Grumo Nevano.