Presidio del lavoratori delle Fonderie Pisano questa mattina al comune di Salerno, mentre è in corso il primo consiglio comunale dell'era Napoli. I 120 dipendenti, preoccupati per le proprie condizioni lavorative, chiedono al consiglio comunale in corso di indirre un consiglio comunale monotematico e “fissare un ordine del giorno che, a partire dalla vertenza Fonderie, ponga al centro di un dibattito cittadino le questioni del lavoro nell'industria a Salerno e le possibili traiettorie di sviluppo che possono essere programmate e definite in questa città”.
Sono preoccupati i sindacati ed i lavoratori poiché “con i recenti interventi della magistratura – si legge nel documento posto all'attenzione dell'amministrazione – è calato un silenzio assordante, mentre 120 lavoratori con il carico delle loro famiglie stanno perdendo letteralmente il lavoro. “La Cgil, la Fiom, le Rsu stanno cercando in tutti i modi di proporre un percorso diverso – continua la nota – da questo possibile drammatico epilogo che verrebbe a determinarsi, paradossalmente, a fronte di un'azienda economicamente sana e solida sul mercato”. I lavoratori sottolineano ancora come sia imprescindibile per loro il diritto al lavoro e il diritto alla salute “occorre lavorare in pieno assoluto rispetto delle indicazioni e dei parametri assegnati dalla legge – precisano nel documento – attuando un piano di costruzione del nuovo sito in area industriale, con bonifica di quello esistente. Ribadiamo il nostro rispetto e la nostra fiducia nei confronti della magistratura – concludono – e ci auguriamo si arrivi presto a fare chiarezza sulla situazione, non ci scoraggiamo tuttavia nell'obiettivo da tutti invocato delle delocalizzazione, sapendo che ci troviamo su una strada in salita, con tempi medio lunghi di attuazione ed enormi sacrifici per tutte le maestranze”.
Sara Botte