San Mango sul Calore

Ogni giorno trascorso senza quella strada, significa per i paesi che da quell'arteria dipendono, un salasso senza eguali. Considerato che la vecchia Ofantina rappresenta per tanti comuni della Valle del Calore l'unico collegamento efficace per il resto della provincia. Anche in caso di estrema emergenza, come un codice rosso. (Il video racconta il dissenso dei cittadini raccolto ieri)

Sulla questione, abbiamo ascoltato chi dal primo momento è sul posto e si sta spendendo per la risoluzione dell'emergenza scattata tre giorni fa. Il vice presidente della provincia, Domenico Palumbo. Gli domandiamo chiarimenti sui tempi che ci vorranno per riaprire la strada, la portata dei rischi, e soprattutto una spiegazione esaustiva sulla messa in sicurezza avvenuta in quella zona a novembre. Lavori che, stando all'emergenza di questi giorni, in tanti giudicano insufficienti.

“I sopralluoghi compiuti in questi giorni – spiega Palumbo - dai vigili del fuoco e dagli altri corpi impegnati, evidenziano come al momento sia impossibile riaprire la carreggiata. Nemmeno parzialmente. Questo perché, a monte della frana, ci sono dei massi enormi che vanno rimossi. Dobbiamo assicurarci di mettere in sicurezza l'area, altrimenti l'incolumità dei cittadini sarebbe compromessa”.

“Oggi incontreremo nuovamente gli uffici tecnici che stanno lavorando assiduamente per risolvere in problema. Non è ancora possibile dare una data certa di riapertura, anche di una riapertura solo parziale. Va individuata una ditta che abbia i mezzi pesanti adeguati per rimuovere i massi. Visto il periodo estivo, il compito si sta rivelando più difficoltoso, ma faremo di tutto per risolvere l'emergenza rapidamente. Conosciamo l'importanza di quell'arteria, e sappiamo che un percorso alternativo per quei paesi, è improponibile.

Infine, Palumbo chiarisce: “Quando si creano questi fenomeni franosi poi si sviluppano a macchia di leopardo. La frana di questi giorni è più vasta di quella di novembre e ha colpito quella zona ma anche altre. Vogliamo assicurarci di mettere in sicurezza tutta l'area, in modo da scongiurare anche disagi e pericoli futuri”.

Ora quindi non resta che aspettare. Ieri abbiamo ascoltato il dissenso dei cittadini e le decisioni del meeting in Prefettura. Continueremo a tenervi aggiornati sullo stato dei lavori che riguardano un collegamento vitale per i nostri territori. 

Andrea Fantucchio