Salerno

Clima da primo giorno di scuola nella prima riunione della maggioranza sotto la gestione di Enzo Napoli. L’attenzione era massimale, con il sindaco che era accompagnato da tutto l’esecutivo della Giunta con l’emozione dei nuovi eletti che era palpabile. Tanto che qualcuno dei neofiti di Palazzo Guerra è stato sorpreso a prendere appunti con tanto di notes e penna. Ed è stato proprio il sindaco Napoli a dare le indicazioni alla sua maggioranza di governo per il Consiglio di domani mattina. Non senza defezioni, soprattutto da parte di consiglieri della vecchia guardia. Insomma, mancavano alla riunione i vari Paky Memoli ed Horace Di Carlo. C’erano molti dei malpancisti, con qualcuno di questi che è stato chiamato in separata sede per trovare un equilibrio in vista dell’avvio della vita burocratica di domani di Palazzo Guerra. Anche in questo caso, però, ci sarebbe stato il gelo con molti disposti a continuare sulla linea dura, anche per una mancanza di fiducia da parte degli attuali vertici politici di Palazzo Guerra. Ma è restato un clima pesante nella riunione di questa mattina, con qualche consigliere della precedente consiliatura che avrebbe chiesto un maggior confronto fra i piani di Palazzo. In particolare che la Giunta non sia un’entità separata e distante dalle stanze dei consiglieri ma anche delle stesse Commissioni consiliari. Una maggiore partecipazione e, soprattutto, una comunione d’intenti nelle decisioni da prendere a Palazzo Guerra. Una rassicurazione che sarebbe giunta dall’assessore al Bilancio Roberto De Luca che, insieme con il sindaco Napoli, ha illustrato alla maggioranza la manovra finanziaria dell’assestamento di Bilancio da approvare domani mattina. Non solo, ci si è soffermati anche sui due debiti fuori Bilancio da approvare domani e su cui il Comune sarebbe pronto ad accendere un mutuo per circa 350mila euro. Per il resto, è stato chiesto ancora una volta una maggiore attenzione alle frazioni collinari della città e ad una più capillare distribuzione delle campane per la raccolta del vetro. Il tutto mentre qualcuno dei neo eletti prendeva rigorosamente appunti. 

 

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