Cava de' Tirreni

Indossavano maschere e parrucche in quegli stupri di gruppo. La vittima un ragazzino di 17 anni violentato per dodici mesi in quel centro massaggi a Cava de Tirreni. Si è presentato nuovamente davanti al pm per confermare, in una deposizione protrattasi per circa due ore, tutte le accuse. Il 17enne di Cava de’ Tirreni, presunta vittima di un selvaggio stupro di gruppo consumatosi all’interno del centro massaggi di via Talamo, è stato convocato ieri dal sostituto procuratore Elena Guarino che sta indagando su un giro di pedofilia. Un giro che fa capo al 51enne cavese Giuseppe A.. Il minore ha dovuto, per alcune incongruenze emerse, raccontare di nuovo tutto. Tutti i particolari tra violenze e situazioni in cui per un anno è stato vittima dei presunti pedofili.
Sul tavolo del sostituto procuratore è finito anche un nuovo fascicolo fotografico con i rilievi effettuati dai carabinieri all’interno del centro benessere e che confermerebbero, in ogni particolare, le descrizioni rese dall’adolescente che, ieri, ha ripercorso, senza mai contraddirsi. Un calvario iniziato con palpeggiamenti dall’ottobre 2015 quando, con un suo compagno di classe, fu sottoposto ad un massaggio «erotico», fino alla violenza vera e propria dell’aprile dell’anno successivo quando legato sul lettino, sarebbe stato stuprato da due uomini individuati e altri due con il volto travisato da maschere e parrucche.