Grottaminarda

Un Santuario tra i più importanti nel meridione e tra i più belli e suggestivi in Irpinia, un’oasi di pace nella verde vallata dell’Ufita, una casa di accoglienza per gruppi che vogliono trascorrere qualche giorno di ritiro, convivenze o campi scuola.

Oggi scopriamo un vero e proprio gioiello della nostra provincia, il Convento dei Padri Mercedari di Carpignano, piccola frazione di Grottaminarda.

Un modo diverso per trascorrere l’estate, scegliendo il silenzio e la spiritualità.  La struttura rinnovata in ogni angolo, tanto cara al Cardinale Crescenzio Sepe, può essere utilizzata anche in autogestione. Cappella interna, sala convegni, sale ritrovo, cucina e sala da pranzo, ampio giardino, campo di calcio, calcetto, spazi per attività esterna, assistenza religiosa. All’interno dell’edificio vi sono sale di sicuro interesse per il visitatore.  Un museo, una sala dove sono esposti quadri, ceramiche e disegni che riguardano la Vergine.  Tra le iniziative più suggestive, la mostra dei 100 presepi. Da qualche anno il convento è anche casa vocazionale.

La riflessione di Emilio Monaco è la più appropriata: “Venite in disparte, in un luogo solitario e riposatevi un poco”, così diceva Gesù ai discepoli, di ritorno da un lungo viaggio. Se ci soffermiamo ad osservare la vita odierna, ci sembra che essa sia presa da una stressane mania di irrequietezza e di velocità. Non si ha il tempo per pacate riflessioni, per trattenersi con un amico, per soffermarsi a gustare le bellezze della natura. Si corre incessantemente e nonostante la continua frenesia, ci sembra di essere sempre in ritardo, eternamente stanchi ed affannati.  Venite in disparte è l’invito che il Signore rivolge ai Padri  della Mercede e ai fedeli della Vergine di Carpignano. Venite e riposatevi un poco su questo ameno Colle, che si configura come il luogo solitario del Vangelo, il faro della Valle, idoneo per riflettere sul passato e per riprendere il cammino con rinnovato vigore e giovanile entusiasmo.”

I Padri Mercedari giunsero sul Colle di Carpignano, l’11 febbraio del 1901, vissero i primi anni in una situazione di estrema precarietà, fino al 1907 quando venne alla luce un modesto convento. Si integrarono in poco tempo con i contadini, condividendo gioie e dolori. Con essi affrontarono, guerre, carestie e terremoti. Più volte la casa di Carpignano è stata sul punto di essere chiusa per scarsezza di sacerdoti, ma la Vergine non lo ha mai consentito, perché non voleva essere lasciata sola ancora una volta.

Oggi Carpignano e i Mercedari, sono un punto di riferimento per l’intera Irpinia. Nella Valle giungono da ogni parte del meridione  per venerare la Madonna Nera. La devozione ha avuto una continua evoluzione, tanto da superare i confini della Valle Ufita ed espandersi in altre regioni e all’estero.

Gianni Vigoroso