Salerno

La pratica per il parcheggio sotterraneo di piazza Alario sarebbe stata sospesa. Il progetto di realizzazione del parcheggio multipiano e sistemazione dei relativi giardini tramite un progetto di finanza ha una battuta d’arresto. Del resto, sullo stato d’avanzamento della stessa pratica il Rup aveva “ritenuto opportuno richiedere integrazioni documentali a corredo del progetto preliminare”. Tra l’altro, e da qui la possibilità della sospensione del progetto di finanza per un totale di 10 milioni d’euro, l’entrata in vigore del nuovo codice d’appalti che oltre a chiedere un aggiornamento della proposta è necessario “anche procedere alla nomina di un organismo di verifica esterno, poiché la verifica a cura degli uffici interni, già avviata, non può più essere condotta, a causa delle nuove soglie”. Da qui la sospensione che, potrebbe essere per molto tempo, con il Comune di Salerno che aveva già previsto tutto il cronoprogramma che già nel mese di settembre avrebbe visto isolare la zona per i lavori di scavo. Ma prima sarebbero stati traslocati gli alberi d’alto fusto presenti nella piazza e che qualche mese fa furono al centro di una singolare protesta da parte dei residenti. Nei piani del Comune di Salerno, dunque, gli alberi sarebbero trapiantati nel Parco del Mercatello e con buona pace dei residenti che lamentavano la possibilità che fossero addirittura abbattuti. E sempre a settembre, sarebbero partiti i lavori per lo scavo, nonostante in queste settimane piccoli lavori di ristrutturazione erano stati fatti nella vicina via Sabatini. Val la pena ricordare che lo scorso 11 maggio furono interrotte tutte le prove di dialogo fra residenti e amministrazione comunale con 43 cittadini che depositarono un ricorso al Tar. Nell’istanza protocollata due mesi fa fu evidenziata la mancanza di valutazione di “pubblico interesse”. Ma anche il reale fabbisogno di un’opera che potrebbe creare non pochi problemi in un punto strategico per la circolazione stradale, sia urbana che extraurbana. Nell’articolato quadro delle motivazioni presentate dai 43 residenti anche aspetti logistici legati alla circolazione stradale e alle problematiche idrogeologiche che potrebbero derivare dai lavori di scavo.

 

anro