Incuranti del disastro e dei roghi che ancora ardono sulle pendici del Monte Somma, c'era chi era pronto a sversare nell'area del Parco gli scarti tessili del proprio opificio. Una pratica consolidata nel Vesuviano. Pezzi di stoffa che, il più delle volte, vengono dati alle fiamme. Ma anche chi, come se vivesse su un altro pianeta e non sapesse che il Vesuvio sta bruciano, aveva deciso di dar fuoco alle sterpaglie nel proprio fondo agricolo.
Stavolta però non hanno avuto fortuna i due cittadini di San Giuseppe Veuviano che sono stati fermati e denunciati dai Carabinieri della Compagnia di Torre Annunziata e della stazione di Terzigno nell'ambito di una serie di controlli a tappeto a persone e mezzi. Due uomini bloccati a valle della zona terzignese interessata dalle fiamme. Erano a bordo di un furgone carico di 13 sacchi di scarti tessili provenienti dagli opifici della zona, per un totale di circa 800 kg di rifiuti. Sono proprio questi rifiuti che spesso vengono abbandonati lungo le strade secondarie a ridosso del centro cittadino e vengono incendiati.
Così come non hanno avuto fortuna i cinque agricoltori denunciati e multati perchè nei propri terreni, ubicati all’interno del parco nazionale o in zone solitamente interessate dallo sversamento e dall’incendio dei rifiuti tessili, avevano acceso roghi per la pulizia dei fondi dalle sterpaglie e dal fogliame.