E’ un lungo viaggio quello che attende Teodorico Caporaso. Il Brasile però è sempre più vicino, mancano pochi giorni e poi l’aereo con a bordo la squadra di atletica spiccherà il volo. Le Olimpiadi, il sogno di ogni atleta, prenderanno il via il 5 agosto. Quel giorno alla cerimonia inaugurale il marciatore beneventano non ci sarà, la guarderà in tv dall’Italia dove svolgerà gli ultimi allenamenti. Intanto per Teo c’è stato spazio per una piccola passerella per il centro città dove ha avuto l’occasione di posare per qualche foto e incontrare anche il primo cittadino Clemente Mastella. Caporaso era accompagnato dall’inseparabile Gianni Caruso, colui che ha avuto l’onore di accogliere nella sua società questo straordinario ragazzo che poi ha scritto importanti pagine di storia dell’atletica sannita. Va detto che la qualificazione di Caporaso è una vera e propria impresa. Mai prima di lui un atleta beneventano era riuscito a qualificarsi ai giochi fatta eccezione per Amedeo Ambron, classe 1939, medaglia d’oro a Roma 1960 e nato a Benevento dove però era solo di passaggio. Il marciatore è anche il primo atleta sannita di sesso maschile a volare ai giochi visto che prima di lui erano riusciti nell’impresa la nuotatrice di Montesarchio Luisa Striani a Sidney 2000, e Stefania Pirozzi di Apollosa a Londra 2012 e a Rio. Dunque l’importanza dell’impresa di Caporaso è enorme e sicuramente meritava più spazio e considerazione. Altro che passeggiata tra la gente, Caporaso, così come la Pirozzi, andrebbe omaggiato diversamente, ma la speranza è quella che a settembre sia lui che la nuotatrice avranno l’occasione di ricevere un grande applauso in un evento interamente dedicato alle eccellenze dello sport sannita che sono tante. Compito che spetterà al duo Mastella-Lauro, rispettivamente primo cittadino e consigliere con delega allo sport, e al delegato provinciale del Coni di Benevento Mario Collarile. Tre personaggi da sempre molto vicini allo sport e questo fa ben sperare. La verità però è che nella nostra provincia in pochi hanno le basi di una buona cultura sportiva e quindi tutto quello che non è calcio viene sminuito. Le Olimpiadi di Rio de Janeiro sono una ghiotta occasione anche per spiegare ai più piccoli l’importanza dello sport. I giochi brasiliani sono una grande occasione da non sprecare così come non bisogna sprecare la presenza di Teo e Stefania che, da ragazzi di grande umiltà, sicuramente saranno disponibili per far visita agli studenti nel corso dei prossimi anni e parlare di sport, quello vero e pulito di cui sono straordinari interpreti.
Caporaso, passerella in città prima delle Olimpiadi
Il marciatore ha passeggiato per il corso principale in attesa di partire per Rio
Redazione Ottopagine