Salerno

Tutto deciso, il primo Consiglio comunale sotto la gestione di Enzo Napoli si celebrerà alle 9,30 di giovedì 28 luglio. Un primo Consiglio che si preannuncia già scoppiettante per quello che è l’ordine del giorno, al momento solo provvisorio, che prevede la nomina del presidente, che sarà Alessandro Ferrara e del suo vice che dovrebbe essere stato individuato in Giuseppe Zitarosa. A seguire, ci saranno i subentri di 5 consiglieri per la nomina d’altrettanti assessori. Avossa, Caramanno, De Maio, Loffredo e Savastano faranno posto ai primi non eletti: Rocco Galdi, Veronica Mondany, Sara Petrone, Fabio Polverino ed Eugenio Stabile. A seguire la manovra finanziaria del riequilibrio di Bilancio previsionale 2016. Una manovra d’assestamento che deve essere approvata in seduta plenaria entro il prossimo 31 luglio. Un programma già “ricco” dunque, con le prime fasi che potrebbero già essere scoppiettanti. Ad iniziare dalla nomina a presidente del Consiglio di Alessandro Ferrara che, secondo voci di dentro, non sarà così scontata. Insomma, Ferrara sarà nominata non senza polemiche, velate o meno. Tanto che qualche componente sarebbe pronto a rifiutare la candidatura, contestando l’acclamazione in sede di Consiglio. E non sarebbero nemmeno in pochi, visto che alla carica, tra l’altro la seconda istituzionale a Palazzo Guerra, sarebbe ambita anche da qualche altro elemento della maggioranza che, attualmente, mugugna per la mancanza d’incarichi di prestigio nell’imminente consiliatura. Insomma, i malpancisti dell’ultimo mese potrebbero mugugnare e farsi sentire, forse, anche nella manovra d’assestamento di bilancio previsionale che dovrebbe portare a chiusura dell’anno in corso ad un saldo attivo di 3,2 milioni contro i 6,9 iniziali. Una variazione negativa, dunque, di circa 3,7 milioni, con la seduta di giovedì prossimo che dovrebbe registrare anche due debiti fuori bilancio da inserire. Ad iniziare dai 191mila frutto di una sentenza esecutiva civile per l’espropriazione dei terreni per i lavori di messa in sicurezza del Mariconda. A questa si aggiunge una seconda, sempre frutto di una sentenza passata in giudicato per circa 445mila euro. Come dire, il menù del primo Consiglio comunale di Enzo Napoli è già ricco.

 

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