Terzigno

Brucia ancora il Vesuvio. Piccoli focolai insistono verso la sommità del Monte Somma. Da due giorni, con grande difficoltà, vanno avanti i soccorsi. Gli elicotteri e i canadair vanno su e giù gettando acqua sul fuoco. Ma è polemica sui social. Tanti ambientalisti, ma anche giovani cronisti freelance, denunciano il lancio di acqua tossica. Quella che viene presa non dal mare, ma dalla Vasca del Pianillo, vera e propria bomba ecologica di cui tanto si è parlato negli anni scorsi

I rifornimenti degli elicotteri sono stati filmati e postati su facebook dagli attivisti. E i commenti non si contano. «L'informazione che non hanno dato i telegiornali l'abbiamo data noi: abbiamo aggirato la censura», scrive Francesco Servino, un giornalista vesuviano che in queste ore sta coordinando una vera e propria squadra di ambientalisti. «Con le immagini dei liquami sversati in pineta abbiamo inchiodato qualcuno alle proprie responsabilità - aggiunge Servino - Passata l'emergenza tornerà utilissimo il materiale che abbiamo diffuso, e sarà allora che ci toglieremo qualche soddisfazione».

«L'incendio purtroppo non si è ancora placato: a Terzigno si sta dando per normale quello che è un disastro sanitario, per le conseguenze che sta avendo sulla salute. A risentirne, in particolare, asmatici e allergici. Nessun presidio assistenziale è stato montato: ci aspetta un'altra nottata in apnea», commenta Servino. «Nel Parco nazionale del Vesuvio non si possono raccogliere funghi per tutelare l'equilibrio della natura... Ma in caso di incendio, come quello che sta devastando la pineta di Terzigno, si ricorre all'uso delle acque della bomba tossica Vasca al Pianillo di San Giuseppe Vesuviano per spegnerlo».

Per Francesco Giugliano, referente di Rinascita Civile Vesuviana, «La gestione di questa emergenza, di proporzioni mai viste prima, sta assumendo dei contorni inquietanti. Leggo i commenti di tutti questi pompieri e chimici filogovernativi che parlano dell'acqua di Vasca a Pianillo come se fosse acqua piovana, quasi potabile. magari un po' troppo ricca di sodio, tutto qua. Il problema è che in quell'invaso, non ci sono semplici colibatteri, in quanto negli anni sono stati sversati solventi e una miriade di rifiuti speciali. Si vadano a fare i carotaggi sul fondale e si esaminino i sedimi, e vediamo cosa c'è dentro, altro che colibatteri. Quindi, il protocollo adottato, è criminale».

Ma c'è anche chi prova a smorzare le polemiche usando il sarcasmo. Scrive infatti Domenico Catapano: «Da che ho memoria io, gli elicotteri — durante gli incendi — hanno sempre caricato acqua dalla vasca a Pianillo. In ogni caso, si tratta di un'emergenza e non credo si debba usare acqua di Serino distillata».

 

Faro