Somma Vesuviana

Tensioni e malori in via Venezia e via Milano dove questa mattina i Carabinieri della Stazione di Somma Vesuviana hanno accompagnato l’ufficiale giudiziario chiamato ad eseguire i primi sfratti degli inquilini delle case Soficoop. Alla fine però è prevalso il buonsenso. Gli sgomberi delle 14 unità abitative sono stati rinviati al 20 ottobre. 

Per paura e precauzione, i cittadini hanno presidiato gli appartamenti sin dalle prime ore del mattino. Lo stress e la rabbia hanno fatto sì che qualcuno si sentisse male. La "Truffa Soficoop", infatti, stava per mietere la sua prima vittima. Una signora, tra le persone che rischiano di perdere la casa, ha avuto un ictus. Dall’ambulanza che la trasportava in ospedale ha voluto che si chiamasse l’avvocato ancora in pensiero per le sorti della sua casa. 

Ed è proprio il legale che sta seguendo le famiglie di via Venezia, Gianluca Iannicelli che racconta l’episodio: “Purtroppo ho ricevuto la peggior telefonata che potessi ricevere, una mia assistita alle 14 ha avuto un ictus ed è ricoverata in ospedale. Si tratta di una ragazza che non faceva altro che pensare all’asta del 29 luglio, avendo un bimbo piccolo, non avendo il compagno e nè i genitori che ha perso già da tempo. Da giorni mi rappresentava la sua difficoltà a riacquistare la casa al massimo del prezzo. Questa storia sta diventando un caso non soltanto locale, molti stanno avvertendo malesseri sentendo di aver subito una truffa. Mentre veniva trasportata in autoambulanza mi chiedeva dell’asta relativa alla sua casa e mi diceva ‘ora come faccio’?».