"Sono profondamente indignato per l’ennesimo ingiustificato attacco che la mia Amministrazione deve subire dall’Onorevole Simone Valiante. La Città che ho l’onore di rappresentare è profondamente offesa per quanto è stato dichiarato da Costui. Di fronte a tale aggressione non si può più tacere. Non si può tacere di fronte a tali e tante imprecisioni, propinate da chi non ha neanche l’umiltà di documentarsi prima di esprimere un proprio giudizio. Ma è risaputo che l’umiltà è una nota caratteristica che non appartiene al nostro amico. Sono le parole del sindaco di Vallo della Lucania, Antonio Aloia.
"Nei giorni scorsi, l’Onorevole Simone Valiante ha commentato sulle pagine di “Facebook”, con dichiarazioni farneticanti e confuse, la notizia apparsa sui quotidiani locali relativa a quanto accaduto negli Uffici del Settore Affari Generali e Sociali del Municipio di Vallo della Lucania, dove una persona già seguita dai servizi sociali ha distrutto alcune suppellettili ed aggredito il responsabile, provocandogli lesioni per fortuna non gravi. Grave è invece il tono del commento dell’esponente politico, che accosta tale increscioso fatto di cronaca alla vicenda di un incauto elettore che intendeva fotografare in cabina sé stesso e la scheda elettorale, episodio avvenuto il giorno delle recenti votazioni per il Consiglio Comunale, rispetto al quale l’Amministrazione Comunale di Vallo della Lucania è totalmente estranea. Non conosco l’elettore che ha fotografato la propria scheda elettorale in cabina, né i suoi orientamenti politici. Di certo, la sua infrazione è stata prontamente scoperta e sarà perseguita nelle sedi competenti. Sembra peraltro (la fonte proviene da testimoni e rappresentanti di lista presenti nel seggio in quel momento) che la scheda non recasse voti e preferenze a favore di esponenti della Lista “Vallo al Centro”, che mi aveva come candidato Sindaco. In ogni caso, sono due episodi completamente diversi e slegati tra loro. Solo una mente contorta potrebbe trovarvi delle analogie o dei punti di contatto. Quindi, a cosa mira quest’accostamento? Vorrà spiegarlo l’Onorevole Deputato, perché ci sia garantito il diritto di difesa di fronte a simili mistificanti insinuazioni. Non pago di questo infelice accostamento, Egli ha sentito il dovere addirittura di presentare al Ministro dell’Interno una interrogazione parlamentare a risposta in Commissione. Accostando la nostra Città al novero di quelle governate dal malaffare, in balia della delinquenza e, per questo, poco o niente sicure.
Non si può abusare così delle Istituzioni! Penso che al Ministro degli Interni ed al Parlamento non possano interessare tali vicende, che nulla hanno a che fare con il bisogno di sicurezza di una comunità tranquilla e operosa, se non per chi voglia profittarne per una bieca strumentalizzazione. Che grande senso dello Stato, che grande responsabilità istituzionale ha rivelato il “Nostro Onorevole”! Siamo alla follia pura! Nel frattempo, abbiamo constatato che il Suo post su Facebook ha riscosso una ventina di “mi piace”, per lo più da suoi fidi scudieri, e solo 3 - 4 commenti. Dunque, non ha conseguito un risultato degno di affermazioni così forti e insinuanti, provenienti per giunta da una fonte così “autorevole”.
Redazione Sa