Frasso Telesino

Dopo il primo appuntamento di fine giugno, l'Associazione Culturale Terravecchia con il patrocinio del Comune di Frasso Telesino organizza dal 21 al 24 Luglio la seconda parte della Manifestazione "Terravecchia: l'uomo, il suono, la natura". La manifestazione che prende il nome dal vecchio quartiere di “Terravecchia”, primo insediamento del centro abitato di Frasso Telesino nelle precedenti edizioni ha prodotto “murales” ed opere d’arte contemporanea realizzate da artisti affermati ed emergenti che segnano i vicoli e le strade cittadine e che hanno trasformato il centro abitato di Frasso Telesino in una mostra permanente all’aperto dove l’arte si confonde con la quotidianità della vita dei cittadini, con l'uomo al centro del tema in ogni edizione. 

 Anche quest’anno, come ribadisce il titolo della Manifestazione, al centro degli interessi e delle tematiche affrontate è l'uomo che ogni volta viene esplorato in tutti i suoi aspetti analizzando le relazioni che crea con il mondo esterno. Un momento di riflessione sulla società odierna e del rapporto conflittuale dell’Uomo con essa, rapporto che col passare degli anni diventa sempre più critico. La manifestazione Terravecchia ha lo scopo di sollecitare continuamente la sensibilità individuale per aprire dialoghi collettivi attraverso l’incessante ricerca di un equilibrio tra l’uomo e la sua dimora primordiale, la natura, carpirne i movimenti e i suoni più reconditi, nell’interazione continua tra città e paesaggio.

Si parte il 21 luglio alle 11 con artisti a lavoro; alle 19 presentazione evento casale Piconi, alle 20.00 inaugurazione mostra giardino villa Salvione, alle 22 Tormenta – Musica Popolare.
Il giorno successivo alle 11 artisti a lavoro, alle 19 reading L’Uomo, il Suono, la Natura a cura di Marco Amore, alle 22 4forCase – Acoustic Rock. Sabato 23 luglio alle 10.30 workshop artistico Thomas Lange La zattera della Medusa  di Theodore Gèricault - Il nave Europa dove va? Alle 11 artisti lavoro, alle 18.30 bimbi in festa workshop, alle 22 vinyls party. Si chiude il 24 luglio. Alle 10.30 workshop artistico Thomas Lange La zattera della Medusa  di Theodore Gèricault - Il nave Europa dove va? Alle 11.00 artisti lavoro, alle 18.30 convegno Integrazione e innovazione nello sviluppo turistico, rurale ed agro-alimentare A seguire Tour delle Opere realizzate in Terravecchia 2016 Ore 21.00 Workshop di Cucina a cura dello chef Angelo D’amico.

 

La nuova Edizione 2016 della Manifestazione "Terravecchia: l'uomo, il suono, la natura", prevede l’installazione di sei opere artistico-ambientali degli artisti Caterina Tosoni, Valentina Palazzari, Bruno Pellegrino, Gabriele Bonato, Luca Grechi, Lello Torchia a cui fanno da cornice le opere della “Street art” degli artisti che interverranno sulle pareti adiacenti l’esistente asilo nido con l’obiettivo di valorizzare l’ngresso al vecchio quartiere, utilizzando l’arte per migliorare le condizioni di degrado migliorandone sia l’aspetto estetico che ambientale alo scopo anche di migliorare la qualità di vita dei residenti. I primi tre interventi artistici –ambientali già realizzati lo scorso 24 e 25 Giugno e quelli del prossimo appuntamento sono anche quest’anno coordinati dal Curatore Artistico Davide Sarchioni, mentre gli interventi di Street Art che si realizzeranno dal 21 al 24 Luglio 2016 saranno coordinati dall’artista telesino Korvo ovvero Carmine Foschini con il compito di riqualificare l’asilo nido e gli spazi adiacenti attualmente in abbandono, con opere artistiche che utilizzano nuovi linguaggi, ripetendo l’esperienza positiva già condotta nelle due edizioni precedenti. Nella prima parte della Manifestazione sono state installate nei vicoli del vecchio quartiere di Casale Piconi le tre opere permanenti degli artisti Caterina Tosoni, Valentina Palazzari, Bruno Pellegrino, contribuendo ad arricchire ulteriormente il patrimonio artistico esistente costituito da più di 50 interventi artistico- ambientali, prodotti nelle cinque edizioni dal 1983 al 1987 ideate dal Sindaco prof. Carmine Calandra e nelle ultime due edizioni del 2014 e 2015 riproposte dall’Associazione Culturale Terravecchia e sostenute dall’attuale Amministrazione Comunale del Sindaco Giuseppe Di Cerbo. (Sono presenti nel centro storico opere di Omar Galliani, Roberto Barni, Serse Roma, Louise Bec, Francois Lamore, Thomas Lange, Mutsuo Hirano, H.H. Lim, Christian Leperino, Daniela Conte ecc.).

I tre artisti Caterina Tosoni, Valentina Palazzari, Bruno Pellegrino hanno affrontato ognuno un tema specifico utilizzando materiali e linguaggi diversi: la metamorfosi attraverso la trasformazione dei rami di un albero in oggetti della quotidianità del ricordo ma anche rifiuti, l’identità popolare attraverso la realizzazione di un’opera in ferro che rappresenta l’antica tradizione del “Majo” e la memoria storica con l’installazione di tre teste in lamiera di ferro che sembrano dialogare e raccontare a chi le osserva. Gli artisti invitati al prossimo appuntamento sono Gabriele Bonato, Luca Grechi, Lello Torchia, provenienti da varie regioni italiane che celebreranno l’equilibrio uomo e la natura: Gabriele Bonato nato a  Palmanova (Ud) nel 1980 Vive e lavora a Cadiz. Artista autodidatta, disegna e dipinge sulla carta e sui muri basandosi unicamente su di una vocazione personale: sceglie prevalentemente come temi la figura umana e il ritratto, che elabora poi in composizioni prevalentemente figurative con un accentuato taglio surreale. E’ considerato uno degli artisti più interessanti e dotati della nuova scena pittorica italiana. Rovesciando la nostra percezione delle icone, Gabriele Bonato rappresenta iperrealisticamente su tela e carta volti noti, situazioni paradossali al limite del surreale, cercando così di conciliare il mondo esteriore e quello interiore. Nel suo universo gli opposti convivono pacificamente in un’esistenza in bilico tra sogno e realtà, bene e male, ragione e follia come in quello di noi uomini, al contempo filosofi e artigiani, santi e peccatori, divini e umani.
Luca Grechi nasce a Grosseto, nel 1985. Ha viaggiato tra l’America centrale, il sud America e la Francia. Il suo lavoro consiste nell’indagare prevalentemente attraverso un linguaggio pittorico e il disegno la condizione dell’uomo nella sua intimità e coscienza. Atmosfere oniriche e ancestrali celano e innalzano l’assenza e il silenzio, proponendo riflessioni sull’evoluzione delle cose, su ciò che abbiamo e ciò che stiamo perdendo. Non guarda al passato, va dritto per la sua strada guidato da un uso della pittura libero e disinibito, fuori dall'obbligo di qualsiasi giogo stilistico: piuttosto che citare stili o tendenze neomoderne preferisce perlustrare le capacità evocative, di pura chiamata mnemonica, offerte dall'uso di una pittura “viscerale” formata da colori quasi trasparenti.
Lello Torchia nasce nel 1971 a Napoli dove attualmente vive e lavora. Il contesto napoletano, le sue origini, caratterizzano il suo fare artistico. Nel rispetto per la tradizione, nella ricerca costante di un linguaggio proprio e attuale che sembra percepire la vicinanza e la forza di Pompei, di una cultura congelata nel tempo da una patina di cenere vulcanica, che si concretizza nella fresca visione di un inquietante accordo tra la fragilità e l'eterno. Le figure e le forme appena riconoscibili, come sepolte sotto veli, ricordano il potere della natura di preservare in modo permanente la caducità umana. Le quattro giornate prevedono oltre al percorso artistico, un workshop di cucina, un convegno sul turismo rurale, un workshop artistico tenuto dall’artista Tedesco Thomas Lange, l’evento dedicato ai bambini bimbinfesta, mostre di artigianato locale, musica e gastronomia locale, il tutto all’interno di un’atmosfera magica di altri tempi dove il tempo sembra si sia fermato di almeno cinquant’anni.

 

Redazione Bn