San Martino Valle Caudina

Dopo aver trascorso la notte nella cella di sicurezza del comando provinciale dei carabinieri di Avellino, il 46enne che nella scorsa notte si è abbandonato ad una impressionante escalation di violenza, è stato processato per direttissima innanzi al Giudice Bono, del tribunale di Avellino.

Le pesanti accuse mosse e la gravità delle condotte poste in essere dall’uomo, hanno portato il Pubblico Ministero a richiedere l’applicazione della custodia cautelare in carcere.

Tuttavia, dopo una non semplice camera di consiglio, il noto pregiudicato, difeso dall’avvocato Valeria Verrusio del Foro di Avellino, ha riportato una condanna ad un anno di reclusione con pena sospesa ed è stato rimesso immediatamente in libertà.

L’uomo – T.L., originario di San Martino Valle Caudina, la scorsa notte, nel tentativo di farsi consegnare del denaro per l’acquisto di alcolici, aveva minacciato i suoi familiari brandendo una grossa ascia ed un martello. Dopo momenti di terrore, intuito che una pattuglia dei carabinieri stava arrivando sul posto, si era dato immediatamente alla fuga. Rintracciato dai militari della locale stazione di San Martino Valle Caudina, non aveva esitato a scagliarsi anche contro di loro.

A seguito della furiosa colluttazione, uno dei carabinieri intervenuti aveva riportato delle ferite agli arti inferiori. Solo in tarda notte, gli agenti intervenuti, riuscivano ad immobilizzarlo e trarlo in arresto con le pesanti accuse di estorsione, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni.