Davvero una brutta sorpresa per un imprenditore bufalino di Altavilla Silentina (Sa) che si è visto distruggere quattro ettari di mais da un branco inferocito di oltre trenta cinghiali. Gli ungulati hanno “macinato” e devastato tutto, spingendosi poi fino a località Borgo Carillia. In più oltre al danno per il mancato raccolto, che ammonta a oltre 10mila euro, si aggiungono i costi che l’azienda dovrà adesso dovranno sostenere per l’acquisto dei foraggi per i circa 500 capi bufalini aziendali. “Servono provvedimenti urgenti per arginare un fenomeno che sta mettendo in ginocchio gli agricoltori della provincia – precisa il direttore di Coldiretti Salerno, Enzo Tropiano - i danni alle colture continuano ad essere troppi e il numero degli ungulati è fuori controllo”.
Per correre ai ripari la Coldiretti Salerno ha elaborato un Piano, curato dalla veterinaria Maria Cristina Masi, per consentire un riequilibrio tra territorio e patrimonio faunistico e attivare una filiera certificata che permetta di fare dell’emergenza cinghiali un’opportunità, attraverso la valorizzazione delle carni – che dovranno essere tracciate – con menù specifici dedicati alla ristorazione, salumi e un brand che possa garantire consumatori e ristoratori. Questo progetto ha avuto l'approvazione della senatrice Angelica Saggese e dal delegato all’agricoltura della Regione Campania Franco Alfieri, nel corso dell’evento Agri Start-up, promosso da Coldiretti a Marina di Eboli (SA). Saggese e Alfieri hanno promesso di trovare una soluzione per risolvere questo problema al più presto possibile, capendo la necessità di porre fine ad una grave situazione che affigge fortemente agricoltori e territorio.
Redazione Salerno